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Martedì, 16 Aprile 2024

Il ritorno di Riccardo Perego: «Grande passione e voglia di divertirmi, ecco perché ho accettato la proposta del Piacenza Basket Club». VIDEO

L'ala-centro ha vestito la maglia dell'Unione Cestistica Piacenza dieci anni fa e quella della Bakery in tempi più recenti. «Qui ritrovo tanti amici. Sono pronto a dare un contributo dentro e fuori dal campo»

Per trovare l’esordio in Serie A bisogna risalire al 2000, poi il suo curriculum indica tanta Legadue, un paio di vittorie nella Coppa Italia di categoria (una con il premio di miglior giocatore) e soprattutto una valanga di punti nelle mani.

A 41 anni compiuti Riccardo Perego, ala-centro di oltre due metri, ha ancora tanta voglia di pallacanestro, anche se seduti accanto nello spogliatoio si trova ragazzi che quando lui giocava ad alti livelli non avevano ancora preso in mano una palla a spicchi. «Conta poco, mi piace far parte di un gruppo giovane, dare consigli ma soprattutto vivere il clima all’interno della squadra».

Perego compie un balzo all’indietro di almeno una decina d’anni, tornando in quel Piacenza Basket Club che ha molte facce conosciute ai tempi dell’Unione Cestistica Piacentina. Sulle pareti della sede di San Lazzaro ci sono ancora le sue foto insieme a quelle di compagni che hanno fatto la storia del basket di casa nostra. E qualche stagione dopo eccolo ancora in città con la maglia della Bakery. Adesso si riparte dalla Promozione, categoria inferiore ma entusiasmo immutato e una grande voglia di iniziare una nuova avventura.

Riccardo Perego, possiamo dire “Bentornato a Piacenza”?

«Direi di sì, anche se in realtà non me ne sono mai andato perché abito in provincia. Diciamo che mi ero momentaneamente trasferito».

Hai una grande esperienza alle spalle. Per quale motivo hai accettato la proposta del Piacenza Basket Club?

«Conosco tutto lo staff da più di dieci anni, dai tempi del Copra Morpho. Ci sono Stecconi, Maestri, Zanchin; è stato un piacere rispondere positivamente quando mi hanno chiamato. Poi per una serie di eventi ho trovato la categoria giusta per un giocatore della mia età, fra l’altro giocando anche vicino a casa. Penso di poter dare ancora il mio contributo aiutando tanti ragazzi e disputando un buon campionato».

Avrai compagni di squadra giovani, il tuo ruolo sarà quello di essere un punto di riferimento in campo ma anche nello spogliatoio.

«Ormai ci sono abituato. Da dieci anni – ride - sono il giocatore più vecchio della squadra. A parte gli scherzi, per me è un piacere, mi diverte ancora tantissimo stare insieme ai ragazzi, fare gli scherzi nello spogliatoio e due chiacchiere al termine della partita. Lo faccio veramente volentieri, spero di trasmettere qualcosa sul terreno di gioco e fuori».

Anche perché sai bene che adesso si scherza ma poi da te ci si attendono tanti punti.

«Giusto, perché deve sempre esserci un po’ di tensione. E’ un’esperienza nuova anche per me, speriamo di fare bene. La cosa certa è che l’impegno ci sarà sempre, perché non deve mai mancare da parte di nessuno. Lavorando bene i risultati arriveranno».

La voglia e lo spirito giusto ci sono ancora.

«Assolutamente sì. Non mi obbliga nessuno, gioco con grande passione e per divertirmi».

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