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Passera: «Torno a casa in punta di piedi. Questa Assigeco mi ricorda molto il mio Morpho». VIDEO

Presentato il nuovo playmaker, che era già stato a Piacenza per due stagioni dal 2010 al 2012. Bausano: l'uomo giusto per noi. Stecconi: un giocatore importante

Marco Passera non si nasconde: «Mi sembra di essere tornato a casa». Entra in punta di piedi in un gruppo in cui «vengo per dare una mano. Sono un playmaker di 35 anni, per ruolo ed età il mio compito deve essere quello di aiutare i miei compagni ad esprimersi al meglio».

Al PalaBanca il nuovo giocatore dell’Assigeco conosce tutti; nel giorno della presentazione stringe mani, abbraccia tifosi e dirigenti, sorride a chi gli chiede di prestarsi per un selfie. Vicino a lui siedono il general manager Andrea Bausano e il vice presidente Gigi Stecconi, che era al suo fianco anche nella prima avventura piacentina. Inevitabile parlare di quelle due stagioni con la casacca del Morpho, coincise con una promozione dalla A Dilettanti e la prima entusiasmante stagione biancorossa in LegaDue nel 2012. «Ricordo ancora gara4 di play off con Barcellona, quando perdemmo 90-85. Eravamo neopromossi ma chiudemmo la stagione quinti e speravamo di compiere il doppio salto. Peccato, anche se forse gli altri avevano qualcosa in più».

Adesso torna al PalaBanca con l’Assigeco, in una squadra (e con una società) che a Passera ricorda parecchio il “suo” Morpho. «Cinque anni fa volevamo diventare un punto di riferimento del basket locale e ci eravamo riusciti. Adesso abbiamo tutte le carte in regola per crescere ulteriormente, diventando una realtà “scomoda” della A2. Noto lo stesso ambiente familiare della mia prima avventura, si vede che il gruppo sta bene insieme e questa è la base da cui partire per ottenere risultati importanti».

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