Gabriele Ceccareli non cerca alibi dopo la pesante sconfitta casalinga della sua Assigeco contro Caserta. «Ce ne sarebbero trecento, giochi senza un americano, loro tirano benissimo e tu no, un sacco di cose girano storte. Ma noi abbiamo fatto di tutto per non poterci appigliare a questi alibi».
Poi va oltre: «Evidentemente è colpa mia, mi assumo le mia responsabilità, perché se su tre partite ne giochiamo due in questo modo non è giusto nei confronti di chi ci stipendia, di chi ci viene a vedere e anche di noi stessi: una cosa del genere non è ammissibile».
Arrivano i complimenti a una Caserta che ha disputato un’ottima gara, ma Ceccarelli sottolinea un altro aspetto: «Se le nostre individualità sono i due under facciamo fatica. Se a trascinarci sono Rota e Turini diventa complicato. Arrivati a un certo punto puoi passarti bene la palla, difendere, ma chi è deputato a fare canestro deve prendersi le proprie responsabilità».
Quando gli si chiede se sente di avere ancora in mano la squadra Ceccarelli non ha dubbi: «Sì, altrimenti domenica scorsa non avremmo vinto in casa di Montegranaro. Come se ne esce? In un solo modo, di squadra».