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Curioni: «Pronti a tornare sul mercato per un giocatore in grado di farci compiere un salto di qualità»

Il presidente dell'Assigeco applaude squadra e staff per la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia, ma lancia una frecciata a Piacenza: «Non mi sembra ci sia dato il giusto merito in termini di aiuti e di sponsor»

«Siamo pronti a intervenire nuovamente sul mercato se dovesse esserci un giocatore in grado di farci compiere un ulteriore salto di qualità». Franco Curioni si siede al tavolo degli intervistati invitato dal suo coach Gabriele Ceccarelli. Bisogna festeggiare la storica qualificazione dell’Assigeco alla Final Eight di Coppa Italia, ma il presidente va oltre.

«Proprio qui dopo la prima e la terza gara stagionale – ricorda – avevo dato in escandescenze, giuste, perché la squadra non funzionava per niente». A dire la verità usa un termine molto più colorito, fra le risate dei presenti. Poi però prosegue: «Nel frattempo abbiamo anche dovuto fare i conti con l’infortunio di Ogide e in quell’occasione la società si è mossa acquistando un giocatore forte, perché se in un campionato come quello che stiamo disputando se devi fare a meno di un protagonista importante per due mesi ottieni otto sconfitte; sappiamo bene quanto siano importanti gli americani. Detto questo l’allenatore è stato molto bravo, ha capito che il mio intervento non era un discorso distruttivo, ma la richiesta di cambiare registro, cosa che è successa».

Quindi Curioni arriva alla qualificazione in Coppa Italia. «E’ una grande soddisfazione, ricordo che abbiamo vinto quella di B2 e due di B1. Adesso è arrivato un risultato storico e meritato». Ma il presidente va oltre. «Finalmente ho rivisto al PalaBanca un pubblico numeroso. Una società che si impegna e lavora con grande attenzione non può avere 1500 spettatori, deve averne 2-3 mila. Sulle ali dell’entusiasmo posso dire che se ci fosse sul mercato un giocatore in grado di migliorare questo gruppo faremmo tutti i sacrifici per dare alla squadra qualcosa in più. Ovvio che servirebbe non uno banale, ma un atleta in grado di spostare gli equilibri».

E in conclusione ecco una frecciata al territorio. «Gradirei che Piacenza ci desse qualcosa in più perché ad oggi non mi sembra sia dato il giusto merito alla società in termini di aiuti e di sponsor. Ci sono delle sirene da altri territori pronti ad accoglierci, ma noi resteremo qui, ovviamente se riusciremo ad avere risposte adeguate sotto questo punto di vista»

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