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Campanella: «Per la Bakery quella contro Varese sarà il bivio della stagione a livello mentale»

Sabato sfida in casa dei lombardi per i biancorossi. «Siamo di fronte a una prova di maturità»

«La partita contro Varese rappresenta il bivio della nostra stagione, almeno a livello mentale». Federico Campanella mette il carico da novanta sulla sfida che attende la sua Bakery sabato sera alle 20.45 in casa dei lombardi. «E’ una sorta di spartiacque - precisa il coach biancorosso - perché arriviamo da una bella e importante vittoria e siamo di fronte a una prova di maturità. Se non ci faremo trovare pronti disputeremo una partita mediocre, ma sono fiducioso che questo non succederà perché ho visto come si sono allenati i ragazzi in settimana». Quindi il tecnico prosegue: «Se invece riusciremo a imporre la nostra fisicità e la nostra pallacanestro significa che a livello mentale sarà arrivato il salto di qualità».

All’andata la Bakery vinse segnando 100 punti. Che partita ti aspetti sabato?

«Molto diversa da quella che rappresentò il nostro esordio in campionato. Varese arriva da due vittorie consecutive e rispetto a dicembre ha a disposizione Allegretti, un vero punto di riferimento, e Hidalgo, un ottimo esterno».

Cosa dovrete fare per portare a casa il risultato?

«Ridurre i rifornimenti ai loro interni e mantenere alto il ritmo in attacco per tutti i 40 minuti».

Contro Vigevano la scorsa settimana avete ottenuto una buona vittoria, ma in alcune occasioni siete risultati un po’ troppo precipitosi in attacco: demerito vostro o merito degli avversari?

«Indubbiamente abbiamo fatto qualche scelta un po’ frenetica, ma non bisogna dimenticare che loro erano imbattuti e sono bravissimi a far giocare male chi si trovano di fronte. Come al solito la verità sta nel mezzo, noi potevamo prendere altre decisioni, ma scendere in campo contro Vigevano è molto complicato».

Al fianco del tecnico c’è anche Mark Czumbel, uno dei tanti giovani che si sta mettendo in luce in casa Bakery. «Come mi sto preparando? Allenandomi al meglio giorno dopo giorno, cercando di mettere la massima intensità in ogni allenamento. Poi in partita provo a dare sempre il mio contributo. Se tiro poco provo ad aiutare in difesa, quando non scendo in campo incoraggio i miei compagni dalla panchina».

Sei alla prima stagione in maglia biancorossa in una squadra che punta forte sui giovani. Come ti stai trovando?

«Sono felicissimo, per me è un’occasione importante. Ma la vivo con tranquillità e serenità».

Sei anche laureato in Ingegneria gestionale, cosa puoi dire ai ragazzi del settore giovanile che hanno appena ripreso l’attività?

«Che lo studio è importante e per conciliare il tempo sui libri con gli allenamenti è necessario organizzarsi bene. Bisogna avere costanza e porsi dei mini obiettivi volta per volta, puntando su un percorso graduale perché i risultati si vedono nel tempo. Ma studiare è importante perché aiuta la mente a mantenersi aperta».

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