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Campanella e la Bakery pronti per la finalissima: «Attenzione massima, ogni dettaglio farà la differenza». VIDEO

Il tecnico biancorosso verso la serie con Livorno che inizierà domenica. «Vorrei fare un appello ai tifosi, speriamo che il nostro PalaBakery diventi decisivo come nelle occasioni più belle»

Nove mesi di allenamenti, partite, timori per una stagione mai così strana, gioie per le tante vittorie conquistate. Adesso in 10 giorni la Bakery si gioca tutto: domenica inizia la finale play off che vedrà i biancorossi impegnati contro Livorno, una serie di cinque partite (al massimo, potrebbero bastare anche tre) che assegnerà al vincitore la promozione in Serie A2.

Finalmente conoscete l’avversario dell'ultimo atto: al termine di un confronto combattutissimo Livorno ha superato Bernareggio. Che squadra vi troverete ad affrontare?

«Una formazione - spiega Federico Campanella, tecnico della Bakery - molto forte ed esperta, con tante rotazioni possibili. E' rientrato anche Castelli che è un giocatore di categoria superiore e ora sono obbligati a fare turn over fra i senior. Un gruppo molto fisico che ha punti chiave nel gioco offensivo e difensivo, mi aspetto una bella finale, molto combattuta».

Un avversario che avete già affrontato e battuto in semifinale di Coppa Italia. Inciderà la gara che avete già giocato o in una serie così lunga conterà poco?

«Credo che inciderà relativamente. Era un confronto disputato ad aprile, da dentro o fuori. Potrebbe servire a noi per prendere punti di riferimento, capire dove ci hanno fatto male o dove siamo stati bravi ad attaccarli. Ma in una serie al meglio delle cinque partite non possiamo fare eccessivo riferimento a un incontro di due mesi fa».

Livorno arriva da una serie molto intensa chiusa solo a Gara5, voi da un mese non scendete in campo. Un approccio differente che potrebbe modificare qualcosa?

«Vorrei che da parte nostra non cambiasse niente, perché uno dei nostri punti di forza è sempre stato l’avvicinamento mentale alla partita e stando fermi quasi un mese è chiaro che in allenamento non riesci mai a riproporre lo stesso ritmo, la tensione e l’intensità della gara. Forse loro fisicamente possono essere un po’ più stanchi, anche se come ho detto hanno un roster molto profondo e dunque non credo incida più di tanto l’aspetto fisico. Senza dubbio hanno un maggiore ritmo partita, noi dobbiamo essere bravi a fare di necessità virtù, svoltando questa situazione a nostro favore; siamo riusciti a recuperare gli acciaccati e dobbiamo affrontare la sfida puntando a mordere fin dal primo miuto».

La finale scudetto sta dimostrando che in una serie del genere non può esserci un favorito.

«Assolutamente no, non esiste un favorito quando due squadre arrivano a giocarsi una finale dopo nove mesi. Tutti i pronostici fatti durante l'annata saltano e la serie è una stagione a sé. Affronteremo ogni incontro e ogni possesso come se fossero gli ultimi. Adesso più che mai ogni singolo dettaglio fa la differenza».

Un vantaggio lo avete, si riaprirà l’impianto al pubblico. Non potrà essere un PalaBakery gremito a causa delle normative anticovid ma comunque i tifosi potranno starvi vicino.

«Li aspettiamo. Da nove mesi sono bravissimi a farsi sentire al nostro fianco, noi abbiamo sempre giocato per loro e cercato di onorare la maglia. Vorrei fare un appello: venite e sostenerci numerosi, speriamo che il nostro PalaBakery diventi decisivo come nelle occasioni più belle».

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