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Campanella disegna la sua Bakery: «Voglio portare la squadra oltre i propri limiti»

Il tecnico, confermato alla guida dei biancorossi, spiega le sue scelte. «Perché ho deciso di rimanere? Per il grande feeling instaurato con il presidente e con la tifoseria». Resta anche Lorenzo De Zardo

Questa squadra nel campionato interrotto a causa del coronavirus stava facendo molto bene. Dove potrete migliorare?

«In effetti i risultati erano molto buoni, in un girone di altissimo livello. All’inizio dell’avventura puntavamo a entrare fra le prime otto, quando il torneo è stato sospeso eravamo quinti dopo essere rimasti in testa a lungo. Mi piacerebbe aggiungere un po’ di esperienza e di personalità, oltre a una buona qualità soprattutto in attacco. La difesa invece era già su ottimi livelli, le statistiche confermano come fossimo la migliore del nostro raggruppamento».

Ci sembra di capire che la Bakery punta in alto. Lo scorso anno eravate partiti a fari spenti, adesso invece ci sarà una pressione maggiore. Come ti prepari a vivere queste nuove sensazioni?

«Innanzitutto stiamo parlando ancora di impressioni, visto che non sappiamo in che girone saremo inseriti e neppure quale sarà il mercato delle nostre avversarie. Però per un allenatore come me, ambizioso e che ha voglia di emergere, è la situazione più bella e stimolante. Mi piace essere messo sotto pressione, lo faccio anche da solo e non mi spaventa quella degli altri. Se dovessimo diventare una delle favorite per me sarebbe uno stimolo e un grande orgoglio. Lo ripeto: ciò che mi ha spinto a rimanere è far parte di un progetto importante e sono contento che la società mi abbia dato fiducia. Io voglio portare la squadra oltre i propri limiti»

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