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Basket - Steffè: «Ho una fame pazzesca di vittorie». VIDEO

Nella sala ci sono i tifosi, che consegnano l’immancabile sciarpa alla fine dell’incontro, buona parte dello staff della prima squadra e i responsabili del settore giovanile. Marco Beccari guarda la stanza in cui non c’è...



Nella sala ci sono i tifosi, che consegnano l’immancabile sciarpa alla fine dell’incontro, buona parte dello staff della prima squadra e i responsabili del settore giovanile. Marco Beccari guarda la stanza in cui non c’è più posto nemmeno in pedi e spiega: «Con il movimento che stiamo creando dobbiamo puntare alla Serie A. Finché farò sport il mio obiettivo sarà quello di vincere; abbiamo risorse adeguate, il budget giusto e nuove realtà che ci sostengono». Al suo fianco sorridono Furio Steffè, nuovo allenatore del Bakery, il suo assistente Filippo Casella e il direttore tecnico Mauro Bonaiuti. Dopo un periodo di riflessione provocato dalla delusione del mancato salto di categoria, il Bakery riparte di slancio. E lo fa puntando all’unico traguardo che conosce: vincere e salire di categoria. «Dopo la fine dell’ultimo campionato - ammette Beccari - ho avuto bisogno di un mese per riprendermi; ero in rianimazione, adesso sono più carico di prima». A convincerlo sono state sostanzialmente due cose: l’affetto del pubblico («con i nostri tifosi si è instaurato un rapporto di amicizia») e poi «la mia cocciutaggine. Non ce la faccio a uscire da sconfitto. Voglio consacrare Piacenza a livelli importanti nel basket, se dobbiamo puntare solamente a restare in Serie B allora smettiamo subito».
L’incontro per presentare il nuovo tecnico potrebbe già chiudersi qui: Beccari dimostra che la delusione dell’ultimo anno non è smaltita, ma si è trasformata in una carica positiva da travasare nella prossima stagione. «Con Bonaiuti e Steffè abbiamo creato uno staff con cui è un piacere dialogare. Il risultato finale lo deciderà il campo, ma già da adesso sono sicuro che ci divertiremo tantissimo».

STEFFE’: «GRANDE EMPATIA»
Al suo fianco annuisce un sempre più soddisfatto Steffé, arrivato in ritardo per esigenze di Nazionale (è il vice dell’Italia Under 20, si cambia in corsa la polo azzurra con quella biancorossa) che impiega pochissimo per mostrare di essere già in sintonia con il presidente: «C’è stata empatia da subito» ripetono in coro, concetto ribadito anche da Bonaiuti. Talmente tanta che per trovare l’accordo sono bastati una telefonata e un pranzo. «Quando si crea questo tipo di sinergia - spiega il nuovo tecnico - le cose più importanti sono lealtà, confronto e collaborazione. E poi garantisco di essere venuto a Piacenza con una fame pazzesca di vittorie». Dovrà averne tanta anche la sua squadra, Steffè lo chiarisce immediatamente parlando di «tigna e voglia di lottare per ogni obiettivo».

«DIVERTIMENTO E SORRISI»
Insomma, l’unica cosa che conta è la promozione, anche se sarà fondamentale pure il percorso per raggiungerla: «Punteremo sul divertimento e sul sorriso. La mia idea di basket? Nel 2016 bisogna adattarsi ai giocatori di cui disponi, esaltarne le qualità e farli rendere al massimo». Anche perché Piacenza sa bene quanto sia difficile vincere il proprio girone, traguardo che Steffè ha raggiunto con Montegranaro: «Sportivamente parlando è un campionato assurdo. Negli ultimi anni molte squadre hanno investito parecchio su nomi importanti, per questo dare il massimo potrebbe non essere sufficiente. Bisognerà metterci qualcosa in più, puntare anche su qualche scommessa e rimanere uniti fino all’ultimo centimetro».
Alle sue spalle ci sarà Filippo Casella, che proviene dal femminile a Parma e promette solo una cosa: «Parlerò poco e lavorerò tanto». Figura di spicco nell’organigramma sarà Mauro Bonaiuti, direttore tecnico alla prima esperienza da dirigente dopo una lunga carriera da giocatore chiusa proprio con il Bakery nel 2014: «A Piacenza ho lasciato il cuore, da due anni non sono più in campo e ho iniziato a vedere le cose con gli occhi da dirigente. L’entusiasmo è alle stelle, so di dover imparare tanto e penso che potrò farlo al meglio in un contesto come quello biancorosso».

UN BAKERY PIU’ EQUILIBRATO
E mentre la costruzione della nuova squadra prosegue, puntando su «una formazione più equilibrata rispetto all’anno scorso», la chiusura della giornata spetta ancora a Beccari, che parla del rapporto con i nuovi “vicini” dell’Assigeco e di come il territorio stia seguendo il progetto Bakery.
«Abbiamo un’altra squadra a Piacenza, ma questo per noi non inciderà se continueremo ad avere il seguito attuale sia a livello di prima squadra sia come settore giovanile. Gli aiuti del territorio? Quando in una città di 100mila abitanti hai due formazioni di calcio in Lega Pro, una formazione di basket, due di rugby, fino a qualche mese fa anche due di volley che adesso è diventata una, è normale che la torta venga divisa in più parti e per gli imprenditori sia difficile fare scelte. Ma soprattutto non possiamo avere la pretesa che la gente ci aiuti, dobbiamo coinvolgerla e farla sentire importante. Noi rispetto a quando siamo partiti abbiamo un maggior numero di partner al nostro fianco; qualcosa si sta muovendo e continuiamo a crescere. In tanti hanno capito che aiutare la nostra attività vuol dire sostenere Piacenza».

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