Basket - L'8 dicembre il Jamboree provinciale
Tutti in campo per beneficenza. Giovedì 8 dicembre al Palazzetto di Castelsangiovanni (in via Montanara) si svolgerà il Jamboree provinciale. Impegnati dalle 10 alle 12, con ritrovo mezzora prima dellinizio, tutti i piccoli cestisti nati dal...
Tutti in campo per beneficenza. Giovedì 8 dicembre al Palazzetto di Castelsangiovanni (in via Montanara) si svolgerà il Jamboree provinciale. Impegnati dalle 10 alle 12, con ritrovo mezzora prima dellinizio, tutti i piccoli cestisti nati dal 2008 al 2011. In campo scenderanno Pulcini, nati nel 2010 e 2011, Paperine, dal 2009 al 2001, Scoiattoli, nati nel 2008-2009 e Libellule, bambine dal 2008 al 2010. La manifestazione è abbinata a Telethon e ad Angsa Piacenza; nel corso della mattinata verranno presentate tutte le iniziative benefiche in programma.
COSE LANGSA PIACENZA
L'associazione Angsa Piacenza è nata perchè genitori e famigliari di persone autistiche credono fermamente nella possibilità di migliorare la qualità di vita di chi è neuro diverso.
Questo si può attuare solo attraverso una serie di azioni tali da promuovere non solo i trattamenti riabilitativi specializzati sui ragazzi, ma anche mediante un reale mutamento nella cultura della comunità in cui gli stessi ragazzi vivono. Spesso la "non conoscenza" del problema porta a sospetto, pregiudizio, isolamento nei confronti di chi è visto così "strano e diverso".
L'Associazione sta lavorando per diffondere una "cultura dell'autismo" che porti informazioni chiare e concrete. Ecco in breve cosa verrà ricordato l'8 dicembre a Castelsangiovanni.
Le sindromi autistiche sono ancora poco conosciute e quindi considerate frettolosamente come "stranezza o pazzia". Vogliamo promuovere questa "cultura dell'autismo" nei luoghi che abitualmente frequentano i compagni e i genitori dei compagni dei nostri figli, perché l'inclusione sociale avvenga realmente all'interno della comunità tutta.
I nostri ragazzi passano dall'infanzia, all'adolescenza e poi all'età adulta, molto spesso nella più totale solitudine sociale; sono "rinchiusi" tra le mure domestiche perché, purtroppo, quando finisce il tempo delle terapie e della scuola, per loro finisce anche la possibilità di vivere e sperimentare "altro" rispetto alla famiglia.
Crediamo che lo sport sia un mezzo molto potente per favorire la crescita dei giovani e vorremmo che nessuno restasse escluso dalle possibilità che esso offre, dal punto di vista dei valori, della socializzazione, dell'acquisizione di maggiore autostima e indipendenza. In particolare il basket, come sport di squadra, ben simboleggia il lavoro che ci stiamo impegnando a compiere e per il quale speriamo di trovare sostegno e aiuto concreto nelle comunità: solo attraverso una presa di coscienza e un cambio di mentalità da parte di tutti, si potrà superare l'indifferenza o la semplice pietà e lavorare insieme per una reale e produttiva inclusione sociale delle persone con autismo".