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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Basket - Il Bakery vuole espugnare Torino

“Dimenticare Pavia!” Questo aveva chiesto Coppeta ai suoi nella partita contro Mortara. Una sconfitta quella pavese che aveva mostrato un lato della Pallacanestro Piacentina che i biancorossi sembravano aver fortunatamente perso nel corso del...

“Dimenticare Pavia!” Questo aveva chiesto Coppeta ai suoi nella partita contro Mortara. Una sconfitta quella pavese che aveva mostrato un lato della Pallacanestro Piacentina che i biancorossi sembravano aver fortunatamente perso nel corso del campionato; l’incapacità di giocare di squadra ed anche a volte un approccio sbagliato. Quando i due aspetti combaciano la sconfitta diventa molto probabile. Una settimana di allenamenti intensi e come conaseguenza una prestazione contro Mortara decisamente soddisfacente. “Ho visto nella squadra – ammette Coppeta – per tutta la settimana la voglia di cambiare registro. E subito durante la partita si è vista un’intensità ed una voglia di fare decisamente sconosciute a Pavia. Ma la cosa che mi ha fatto più piacere è stato osservare che ogni giocatore ha pensato più alla squadra che a se stesso. Quando questo è l’approccio la squadra non può che fornire prestazioni importanti”.

Vincere segnando 110 punti rappresenta la migliore partita della stagione?
“No, non sono i punti realizzati che possono determinare questa valutazione. Secondo me a Piombino, a Bologna per tre quarti di partita e nella vittoria casalinga contro Tortona siamo stati superiori. Certo si tratta di un’ottima prestazione e da qui dobbiamo ripartire”.

Una delle noti positive della partita è stata anche la prestazione del giovane Mazzocchi.
“E’ la nota più positiva della stagione. E’ un ragazzo che si impegna sempre, sempre motivato e sempre presente ed i miglioramenti dall’inizio della stagione ad oggi sono evidenti. Ora sta a me riuscire a dargli qualche minuto in più di qualità durante le partite ma non sempre è possibile farlo. In ogni modo è un ragazzo molto interessante di cui siamo molto soddisfatti”.

Ora Torino fuori, Cento in casa ed Alessandria fuori. Che calendario è?
“Difficile molto difficile. In questo momento giocare fuori casa contro squadre che devono salvarsi è veramente complicato proprio perché metteranno in campo un’intensità certamente non usuale. Dovremo essere bravi noi a giocare con la stessa intensità in modo tale da mettere sul piatto la nostra superiorità tecnica. E poi non dimentichiamoci che giocheremo al Palanguissola contro una Cento lanciatissima dal recupero degli infortunati e che in questo momento è la squadra più in forma di tutte”.

Sempre convinto che la fase ad orologio sia quella decisiva per definire la griglia dei play off?
“Sempre di più. Non c’è nessuno che possa essere sicuro che la sua attuale postazione sia quella definitiva alla fine della stagione e le 4 partite della fase ad orologio che si giocheranno ogni 3 giorni risulteranno quelle decisive”.

Partiamo dalla prima gara in programma, la trasferta contro il Cus Torino (sabato sera ore 20.30)
“Squadra molto dotata fisicamente che avrà certamente un approccio molto intenso ed aggressivo. Dobbiamo essere pronti a ribattere colpo su colpo e poi cercare di correre per trovare anche canestri facili in campo aperto. La cosa fondamentale è l’approccio dei miei e la voglia di portare a casa una vittoria che fuori casa manca dalla trasferta di Piombino (19 gennaio).

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