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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Basket - Ecco il Copra Lpr che punta in alto

La parola più utilizzata è “sinergia”. La usa Luigi Stecconi, la ribadisce Guido Molinaroli, la conferma anche l’assessore Giorgio Cisini. A poche ore dal via di un campionato che si spera ricco di soddisfazioni si presenta il nuovo Copra Lpr...

La parola più utilizzata è “sinergia”. La usa Luigi Stecconi, la ribadisce Guido Molinaroli, la conferma anche l’assessore Giorgio Cisini. A poche ore dal via di un campionato che si spera ricco di soddisfazioni si presenta il nuovo Copra Lpr, società dal passato prestigioso e che ha trovato nella base la forza per ripartire. Domenica alle 18 al PalaBanca esordio in C Gold contro la Nuova Psa Modena, avvio di un campionato «che affrontiamo con una squadra competitiva rinforzata dall’americano Merchant (presente all’incontro) e sostenuta dal grande entusiasmo del pubblico e del settore giovanile, il nostro fiore all’occhiello». Lo dichiara Stecconi evidenziando i numeri: oltre 400 tesserati e 4 squadre iscritte ai campionati élite «senza contare - sono ancora le parole del dirigente - i quattro ragazzi del settore giovanile che abbiamo inserito stabilmente in prima squadra. Questa è la nostra missione: valorizzare le risorse del territorio».

GEMELLAGGIO - Puntando forte anche sull’accordo con l’Lpr, società “gemellata” e che dividerà il PalaBanca con la formazione di basket. «La pallavolo - chiarisce Guido Molinaroli, presidente della società di volley - aveva un destino segnato, invece l’ingresso di Pighi e Arici ci ha permesso di continuare. E sapevamo bene che proseguendo avremmo potuto fare da traino anche per altre realtà. La nostra filosofia è portare avanti un discorso congiunto con la pallacanestro e il marchio Copra serve per far capire che siamo parte della stessa famiglia».
Anche Molinaroli analizza i numeri: «Già oggi il basket può contare su oltre 900 abbonati e probabilmente supererà a breve quota 1000, cifre impensabili proseguendo da soli. Le prospettive sinergiche, commerciali e di marketing ci sono tutte, ringraziando anche i tantissimi sponsor che ci danno una mano per pura passione senza avere una grande visibilità. Adesso tocca al campo dare i verdetti».
Poi anticipa un’analisi più ampia dello sport piacentino che verrà approfondita dall’assessore Cisini: «Si parla tanto di fusioni e di unioni nello sport della nostra provincia. Io invece penso che la sana competizione fra società locali concorrenti mantenga vivo l’entusiasmo e porti anche a fare qualcosa di buono. Il discorso vale per il basket ma anche per calcio, volley e rugby».

VALORI - L’assessore allo sport invece si gode una giornata di tranquillità, un momento in cui si vedono i frutti di un lavoro iniziato la scorsa primavera e sviluppato durante l’estate: «E’ bello trovarci alla fine di un percorso così complicato a parlare di sinergie, di valori dello sport e di valorizzazione degli impianti. Quando Piacenza riesce a fare squadra arrivano risultati importanti; abbiamo seminato bene, adesso i frutti stanno germogliando».
Da parte di tutti i presenti, compreso il vicepresidente Enrico Bergonzi, non mancano i ringraziamenti a Roberto Pighi e alla famiglia Arici: «Entrambi - sottolinea Cisini - non si sono limitati a recitare un ruolo da sponsor, aspetto comunque fondamentale, ma ci hanno messo il cuore e la faccia, riuscendo a creare un entusiasmo contagioso».
Roberto Pighi ascolta a poche sedie di distanza e spiega che «accordi simili comportano sempre problemi organizzativi. Ma se c’è la volontà una soluzione si trova». Tornando poi ai numeri del settore giovanile trova un’analogia con il Fiorenzuola calcio, società di cui è vicepresidente: «Le filosofie dei due club sono molto simili, anche noi puntiamo tantissimo sui più piccoli perché riteniamo che lo sport debba essere anche un modo per insegnare ai ragazzi». Poi arriva l’invito agli imprenditori piacentini: «Preciso immediatamente che non si tratta di una polemica ma solo di una considerazione: i marchi sulle maglie sono di imprenditori che lavorano a Piacenza ma non sono nati qui. Eppure il territorio ha un contesto economico importante per una realtà piccola come la nostra. Io penso che molti imprenditori potrebbero fare un passo in avanti, ricordando che il loro successo è dovuto anche al lavoro di tutti i piacentini. Però ribadisco, questa non vuole assolutamente essere una polemica, visto che anche io fino a pochi mesi fa non investivo nello sport locale».
Chiusura per l’assessore Francesco Timpano, intervenuto più in qualità di tifoso che nel ruolo istituzionale: «Fatemi riportare una frase del mio amico Stecconi: questa è una squadra che fatica a non vincere i campionati. Considerazione valida fino a quest’anno, speriamo che si prosegua sugli stessi binari».

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