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Sabato, 20 Aprile 2024
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Basket - Borsato: «Con Jesi possiamo trovare un bel ritmo»

Trevigiano di nascita, classe 1986, Stefano Borsato è stato decisivo nella sfida vinta domenica al PalaBanca dall’Assigeco contro Forlì, guarda caso una delle sue ex squadre. Le sue conclusioni dalla distanza hanno permesso a Piacenza di...

Trevigiano di nascita, classe 1986, Stefano Borsato è stato decisivo nella sfida vinta domenica al PalaBanca dall’Assigeco contro Forlì, guarda caso una delle sue ex squadre. Le sue conclusioni dalla distanza hanno permesso a Piacenza di recuperare uno svantaggio che iniziava a diventare importante, dando la carica giusta a tutta la formazione per uno sprint finale che si è rivelato vincente. Arrivato all’Assigeco a metà settembre, per sopperire alle assenza momentanee di Costa e Formenti, si sta ritagliando uno spazio importante nella formazione di Andreazza.

«Quella contro Forlì - racconta - è stata una partita molto difficile per due motivi: primo perché sapevo che era avversaria molto tosta e secondo perché abbiamo iniziato nel modo sbagliato con percentuali un po’ basse al tiro. Fortunatamente nel secondo tempo, alzando l'intensità in entrambe le metà campo, dopo che nel primo eravamo stati bravi principalmente in fase difensiva, abbiamo preso il ritmo anche in attacco sfruttando un lieve calo dell’Unieuro. Alla fine un paio episodi ci hanno fatto chiudere la partita. Chiaro però che non possiamo pensare di iniziare tutte le sfide in questo modo. In settimana ci lavoreremo duramente, ma la vittoria è comunque stata importate perché è la terza consecutiva e la prima casalinga; sabato in casa con Jesi possiamo trovare un bel ritmo e prendere fiducia»

Come ti senti dopo il terzo successo della squadra?
«Personalmente sono felice perché in campo mi diverto e stare con questo gruppo è mi piace. Come dico sempre, un giocatore da solo non vince le partite, quindi non ho altro da aggiungere sull’attribuzione dell’Mvp dell’incontro. Il fatto che uno segni tanti punti non vuol per forza dire che sia quello che ha giocato meglio, così come non bisogna per forza associare tanti punti al giocar bene».

Sei entrato da poco in casa Assigeco. Come ti trovi? Cosa ci puoi dire dei tuoi compagni?
«Conoscevo già Bobby Jones, che stimo molto come persona e giocatore; Tommaso Raspino l’ho affrontato un sacco di volte e mi piace molto come atleta, lo ritengo uno dei più talentuosi della Lnp. Infante lo conosciamo tutti, oltretutto da molti anni, dunque non ho nulla da aggiungere, mentre De Nicolao mi aveva messo in difficoltà da avversario e sono convinto che certi giocatori è meglio averli in squadra. Formenti ha esperienza anche in A1; Persico è il top e ci eravamo già confrontati nei raduni nazionali di quando avevano meno di 22 anni. Rossato ha una mano eccellente e Costa è praticamente pronto dopo l'operazione; Nema Dincic, nonostante l'età giovane, può già stare in campo tanti minuti.
Hasbrouck può far canestro in tutti i modi e avevo referenze positive dal mio amico Mazzola, che ci ha giocato insieme alla Virtus l’anno scorso. Ho notato che allenandosi con simili giocatori il livello è molto alto, non mi è capitato molte volte in carriera di confrontarmi con un gruppo simile».

E dello staff tecnico cosa puoi dire?
«Tutti mi fanno sentir a casa, c'è una bella atmosfera e la massima efficienza. Nonostante siano passati più di dieci anni ed io sia ormai diventato adulto, il mio rapporto con Marco Andreazza è sempre super; sono contento che le cose stiano andando nel verso giusto dopo l'inizio un po’ sotto le aspettative. Con il preparatore atletico Annoni sto sviluppando il lavoro in sala pesi e il richiamino atletico dei primi giorni della settimana cui mi sottopone mi ha sempre fatto bene; per ultimo, ma non in ordine di importanza, vorrei spendere una parola per il fisioterapista Matteo Anelli: è colui che “tiene in piedi i giocatori”, è fondamentale. Un gran bell’ambiente insomma: penso sia il posto giusto dove un atleta possa far bene ed è messo nelle condizioni di farlo. Le mie impressioni di queste settimane? Davvero molto positive».

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