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Basket - Bakery, tanti rischi e una vittoria tutta grinta

Ci vuole tutto il cuore del Bakery per non trasformare in una sconfitta una serata da dimenticare al tiro. I biancorossi faticano enormemente per almeno metà partita sia dalla corta sia dalla lunga distanza, si trovano a rincorrere...


Ci vuole tutto il cuore del Bakery per non trasformare in una sconfitta una serata da dimenticare al tiro. I biancorossi faticano enormemente per almeno metà partita sia dalla corta sia dalla lunga distanza, si trovano a rincorrere per buona parte del confronto con Livorno, arrivando anche a un glaciale -13, poi trovano la freddezza e la grinta per battere i toscani proseguendo la rincorsa alle primissime posizioni. Pensare che all’inizio sembrava tutto semplice, con un avvio di marca piacentina e la squadra di Bizzozi a passeggiare confermando la superiorità mostrata dalla classifica. Invece, in parte per merito degli avversari e molto per colpa dei padroni di casa, la gara si trasforma in una trappola da cui i biancorossi sono bravi a uscire senza danni.
Il primo quarto è sonnacchioso; Livorno esce meglio di blocchi, ma quando Piacenza ruba palla e lancia in contropiede Gasparin arriva il sorpasso del 9-8 con il numero 11 protagonista anche in difesa nell’azione successiva con una stoppata che mette subito in chiaro le cose con i toscani. Bizzozi può permettersi di far riposare quasi tutto il quintetto senza che il Bakery accusi il colpo, tanto che la tripla di Fin porta i padroni di casa sul 19-10. Però già nel finale della prima frazione si capisce che qualcosa è cambiato, con il Bakery abulico in attacco.

ATTACCO - Se non fai canestro e fatichi anche in difesa è normale che prima o poi la paghi. All’incasso si presenta Perin: cinque punti in rapida successione e gli ospiti mettono la freccia con il 23-21. Se il primo quarto è stato al limite della narcolessia, il secondo racchiude in dieci minuti una valanga di emozioni. Bizzozi è costretto a inserire tutti i titolari per provare a sbloccare la squadra, ma Infante appena entra in campo si vede fischiare il terzo fallo in attacco e a 3’27 dalla fine gli viene mostrata anche la paletta con il numero 4, obbligando la panchina a inserire Fin. Gli arbitri fermano il gioco in modo cervellotico, però i biancorossi devono recitare il mea culpa per le disattenzioni difensive e per la scarsissima efficacia al tiro: il 38 per cento da due e un misero 3 su 12 dalla distanza.

NERVOSISMO - Si cambia campo e si alza il livello di nervosismo: a farne le spese è soprattutto Piacenza, la squadra che ha più da perdere. Per metà frazione il punteggio del Bakery sul tabellone rimane immobile e Magrini peggiora la situazione subendo un tecnico che consente a Livorno di portarsi 50-37. Solamente i liberi permettono ai padroni di casa di tenersi a galla, poi Soragna dà la sveglia e finalmente la formazione di Bizzozi cresce d’intensità e trova punti più con la grinta che con la tecnica.
Magrini colma il gap con il 54 pari a inizio dell’ultimo quarto; è la marcia giusta, quella che permette ai biancorossi di cambiare ritmo e di allungare per una frazione finale giocata a buoni livelli anche grazie al rientro positivo di Infante, un parziale in cui finalmente si torna a vedere la superiorità del Bakery evidenziata solamente a inizio gara e che consente a Piacenza di conquistare una vittoria ben più importante dei due punti aggiunti alla classifica e di dimenticare lo stop della scorsa settimana in casa di Cecina.

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