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Basket - Andreazza: «Orgoglioso di questa Assigeco»

«Sentitamente, e non per senso di dovere, mi sento di fare i migliori complimenti a Mantova, per la partita che è riuscita a conquistare. E’ decisamente una squadra molto forte, con tantissime opzioni e tantissime possibilità di far canestro con...

«Sentitamente, e non per senso di dovere, mi sento di fare i migliori complimenti a Mantova, per la partita che è riuscita a conquistare. E’ decisamente una squadra molto forte, con tantissime opzioni e tantissime possibilità di far canestro con uno dei migliori attacchi del campionato».
Così coach Andreazza commenta la sconfitta di domenica della sua Assigeco, la terza consecutiva, subita per mano di Mantova.
«Ma se sono sincero nel fare i complimenti ad Alberto (Martelossi, ndr, coach DG Mantova) ed ai suoi ragazzi, sono altrettanto orgoglioso della prestazione della mia squadra. Certo, sono anche arrabbiato perché abbiamo avuto a disposizione il tiro per vincere la partita ed è sfumato; ma resto orgoglioso di come hanno condotto la gara. Venivamo da due sconfitte consecutive, la prima contro Chieti, qui al Palabanca, arrivata dopo cinque vittorie consecutive, che ha minato un po’ di sicurezze all’interno della squadra, non perché pensavamo che avremmo vinto ma perché eravamo partiti bene ed eravamo sicuri di poter allungare la serie; e contro Trieste, in trasferta, dove abbiamo preso 30 punti.
«Tuttavia credo che solo una squadra con grandi attributi e con grandi qualità morali, provenendo proprio da queste amare sconfitte, avrebbe potuto fare una prestazione come questa al cospetto di una Mantova molto forte. Per questo mi sento di ripetere di essere molto orgoglioso dei miei giocatori»

Poi Andreazza prosegue: «Mi spiace che non siamo riusciti a portarla via, questa partita, anche costruendo un tiro buono con Hasbrouck, purtroppo perso, che però fino a lì ci aveva tenuti in partita (consideriamo che è stato in dubbio fino all’ultimo, realmente e non per questioni di pretattica: è stata una scelta sua, quella di giocare, contro il parere dei medici); quindi a lui e di nuovo a tutta la squadra i miei complimenti.
Con questa contro Mantova le sconfitte consecutive, purtroppo, salgono a tre, ma se questo è lo spirito difensivo di cui siamo capaci, credo che nel proseguo del campionato i nostri obbiettivi continuino ad essere perseguibili.
Noi sappiamo bene quali siano, questi obbiettivi, nonostante qualcuno voglia dipingerci come qualcosa che non siamo affatto perché, anche se abbiamo giocato 10 partite, siamo pur sempre tutti in una situazione nuova, a partire dalla Società, dallo Staff tecnico, dall’allenatore esordiente e 10 giocatori 10.... ripeto questa cosa perché riassume realmente il succo della nostra fragilità.
Ovviamente dobbiamo crescere, soprattutto dal punto di vista offensivo e delle scelte, perché abbiamo visto che arrivare in un finale punto-a-punto è davvero difficile ma riusciamo a farlo comunque; queste sono le partite che dovremo aspettarci da qui alla fine, contro tutti gli avversari, quindi dobbiamo continuare ad essere gruppo, continuare a difendere (che è sempre sinonimo di compattezza); dobbiamo migliorare le scelte, soprattutto a fine partita, come in questo caso in cui, complici la stanchezza e la tensione e nonostante siamo giocatori professionisti, mi aspettavo qualche gestione migliore».

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