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Basket - Andreazza: «Chieti ci ha spezzato il ritmo»

«Innanzitutto faccio i complimenti agli avversari che han fatto la loro onesta partita, che mi aspettavo, sulla carta eravamo pronti ad affrontarli: trasportare in campo quello che avevamo preparato non è stato facile, soprattutto con continuità...

«Innanzitutto faccio i complimenti agli avversari che han fatto la loro onesta partita, che mi aspettavo, sulla carta eravamo pronti ad affrontarli: trasportare in campo quello che avevamo preparato non è stato facile, soprattutto con continuità per 40 minuti».
Con queste parole coach Andreazza inquadra la sconfitta patita domenica sera al PalaBanca dalla sua Assigeco Piacenza, caduta per mano di Chieti.
«Proger Chieti si era preparata per fare un gioco che ci togliesse l’area e fermare i nostri lunghi, che sono una delle nostre armi e ci han spezzato il ritmo. Certamente non sono un dato giustificabile i 32 punti subiti nel secondo quarto, che sono stati la chiave della nostra sconfitta, con dei falli fatti ingenuamente – visto il tasso di esperienza di alcuni miei giocatori. Di soliti 32 punti li subiamo in tre quarti, non in uno solo, e questo mood ce lo siamo portati dietro per tutta la partita».

«A differenza della partita contro Forlì, che dopo 5’ dalla partenza del terzo quarto eravamo riusciti a rimettere in piedi la gara, oggi ci abbiamo messo un po’ di più. Ovviamente, un po’ per stanchezza (ricordiamoci che arriviamo dalla partita di soli quattro giorni fa a Ravenna, molto dispendiosa di energie, fisicamente ed emotivamente), un po’ per lo sforzo speso in questa gara, che non è stata per nulla facile, e alcuni dettagli han fatto si che negli ultimi minuti ci sia stata poca lucidità, han portato al risultato finale».

«Dovremo sicuramente lavorare per non avere queste pause, che alcune volte, soprattutto in casa, ci hanno contraddistinto soprattutto perchè non sempre è facile recuperare da -12; se ci riusciamo in pochissimo tempo, come contro Forlì, e rientriamo in partita subito, è un conto: riportiamo in partita il pubblico e a casa il risultato. Se lo facciamo con un grande dispendio di energie, che arriva quasi alla fine della partita, poi è ovvio che lasciamo spazio agli avversari.
In sede di preparazione della partita ho ribadito ai miei ragazzi che è un campionato difficilissimo, come sottolineato anche da Coach Galli (di Proger Chieti, n.d.a.), non ci sono partite facili, non ci sono partite difficili, non c'è classifica: è sempre il campo che decide. C’è solo da giocare, perché c’è un livello veramente alto di preparazione delle squadre, tutte.
Non eravamo diventati dei fenomeni dopo 5 vittorie consecutive e sicuramente non siamo diventati dei brocchi dopo una sconfitta, seppur dolorosa e inaspettata. Continuiamo sulla nostra strada.
La mia squadra, i miei ragazzi - che ci mettono l'anima e lavorano sempre duramente -, han bisogno del sostegno di tutti, di tutto il pubblico, dei tifosi, in modo continuativo: non ci sono gare scontate, non ci sono fallimenti se si perde una partita e la verifica dell'obbiettivo che dobbiamo raggiungere si vedrà dopo la trentesima partita, alla fine del Campionato. Andiamo avanti a testa alta, con umiltà, serietà e grinta come sempre»

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