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Venerdì, 26 Aprile 2024
Basket

Bakery esagerata, vince 112-69 con Teramo

Con l'Adriatica non c'è partita, biancorossi avanti 21-2 già a metà del primo quarto, in campo si vede solo Piacenza

Dura un paio di minuti, forse anche qualcosa meno, l’incertezza sul risultato di Bakery-Teramo. Perché non appena finisce il riscaldamento si capisce che Piacenza ha un altro passo rispetto agli avversari; troppo attenti in difesa, troppo superiori in attacco, “troppo tutto” i biancorossi perché ci sia partita. L’Adriatica non è sicuramente squadra da Nba, ma gran parte del merito va ai padroni di casa, che nonostante un vantaggio enorme accumulato fin dalle battute iniziali continuano a giocare una partita vera., incurante del valore degli avversari e della differenza abissale mostrata sul terreno di gioco. Regalo migliore non poteva esserci per il presidente Marco Beccari, che poche ore prima aveva festeggiato il compleanno insieme alla squadra: poter contare su un gruppo di questo spessore probabilmente è la soddisfazione più grande.

La partita - Perin fa iniziare la partita a cento all’ora, così quando De Zardo infila la retina dalla distanza e Udom si fa sentire dentro l’area i biancorossi sono avanti 13-2. Teramo non trova mai la via del canestro, la Bakery costringe gli avversari a girare al largo e dall’arco gli ospiti non trovano soluzioni. Piacenza invece arriva spesso al ferro e a metà del primo quarto il tabellone segna già 21-2. Nonostante un vantaggio importante la squadra di Campanella continua a correre, giocando a un’intensità che Teramo non riesce a reggere.

Dopo la prima pausa gli ospiti trovano qualche soluzione in più, ma il problema (per loro) è che Piacenza non rallenta, anzi trova con la coppia Perin-Pedroni, in campo insieme con il secondo a giostrare da play, una doppia conclusione da sei punti per il 45-21. Il bello della Bakery è che tutti trovano canestri vincenti e per Teramo è impossibile concentrarsi su un solo giocatore senza che si scatenino gli altri, compreso chi parte dalla panchina. Così succede anche che forse per la prima volta in campionato Campanella trascorra qualche minuto senza urlare e senza chiedere ai suoi maggiore intensità. perché anche se i biancorossi sono avanti 53-24 la difesa rimane attentissima e il contropiede resta una delle armi principali dei padroni di casa. E quando, al riposo lungo, Piacenza conduce 58-27 lo fa con tre giocatori (Perin, Pedroni e De Zardo) già in doppia cifra.

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