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Dominio Assigeco, per Agrigento non c'è niente da fare

I piacentini restano sempre avanti, chiudono 94-74 e proseguono la corsa verso i playoff conquistando la terza vittoria consecutiva

Una brillante Assigeco domina la sfida con Agrigento, ottiene il terzo successo consecutivo e prosegue la corsa verso l’obiettivo playoff. I piacentini fanno capire fin dai primi istanti che hanno tutte le intenzioni di comandare la partita, non rallentano un attimo e restano avanti per tutta la gara arrivando a gestire un vantaggio rassicurante fino al 94-74. La squadra di Salieri è superiore praticamente in ogni settore e riesce anche a mandare in doppia cifra ben cinque giocatori a testimonianza di una qualità di gruppo mai in discussione.

La partenza è tutta di Serpilli, il 5-0 che arriva in poco più di un minuto è esclusivamente suo. L’Assigeco non permette agli avversari di respirare, non perde rimbalzi difensivi, ruba palloni e non deve nemmeno alzare eccessivamente i ritmi, così anche se non è perfetta al tiro a metà del primo quarto si trova avanti 15-10. Agrigento impiega qualche minuto a riprendersi dallo shock iniziale, ma quando lo fa inizia ad avvicinarsi anche se Piacenza è brava a respingere ogni tentativo. Dopo 8 minuti la doccia fredda: si infortuna Gallo che accusa un problema alla caviglia e lascia il campo in lacrime, anche se il lavoro dello staff medico lo rimette in piedi almeno per il secondo tempo. Intanto è entrato Sabatini che ha un ottimo impatto sulla gara e contribuisce al 24-18 della prima sirena.

In casa Assigeco non c’è un protagonista assoluto, così ogni giocatore a turno si prende la scena. Al rientro in campo tocca a Bonacini infilare i sei punti consecutivi che lanciano i padroni di casa 32-20. Piacenza arriva anche ad avere 16 punti di vantaggio a metà del secondo quarto e gli avversari ci capiscono poco, perché i padroni di casa infilano la retina sia dall’arco sia da sotto canestro facendo circolare benissimo la palla. Così all’intervallo lungo l’Assigeco è avanti 53-38 con Bonacini, Serpilli e Sabatini già in doppia cifra.

Impiega un po’ la squadra di Salieri a rientrare veramente in partita quando si cambia campo e infatti trova il primo canestro su azione dopo oltre due minuti grazie a Skeens. Gli ospiti ne approfittano per rosicchiare qualche punticino e Piacenza ha anche il problema del limite di falli raggiunto dopo soli quattro minuti, ma la tripla del redivivo Gallo firma il nuovo +15: 65-50. Agrigento non può contare su Cahill, a quota tre a tabellino con un tiro negli ultimi secondi della gara, così si aggrappa a Sperduto che trova una tripla con la mani in faccia e riavvicina i suoi fino a dieci lunghezze di distanza. Sabatini e compagni alzano gli occhi verso il tabellone, si accorgono che è ora di accelerare e al suono dell’ultima sirena hanno di nuovo un vantaggio rassicurante: 77-60. L’ultimo quarto è da accademia; troppo netto il divario fra le due formazioni, con il punteggio che consente ai padroni di casa di chiudere in tranquillità. L’unico brivido arriva per un problema a Filoni che si blocca accusando i crampi, poi si festeggia l’ingresso dei giovani Manzo, Gherardini (che va anche a canestro) e Joksimovic prima del definitivo 94-74 mai in discussione.

ASSIGECO-AGRIGENTO 74-94

(24-18, 53-38, 77-60)

ASSIGECO: Gherardo Sabatini 17 (5/7, 0/2), Giovanni Veronesi 4 (0/5, 0/6), Brady Skeens 17 (8/10 da due), Michele Serpilli 12 (3/3, 2/6), Filippo Gallo 10 (2/2, 2/3), Niccolò Filoni 8 (1/5, 1/2), Federico Bonacini 20 (4/7, 2/5), Ursulo D’Almeida 4 (1/3, 0/1), Milos Joksimovic 0 (0/0), Matteo Gherardini 2 (1/1 da due), Umberto Manzo 0 (0/1 da due). Allenatore: Stefano Salieri (assistenti: Humberto Manzo, Alessandro Susino).

AGRIGENTO: Dwayne Cohill 3 (0/4, 1/3), Lorenzo Ambrosin 9 (1/1, 1/5), Albano Chiarastella 14 (3/4, 2/5), Jakob Polakovich 9 (3/6 da due), Davide Meluzzi 13 (1/5, 3/5), Alessandro Sperduto 14 (0/2, 4/8), Augustin Fabi 3 (1/2 da tre), Mait Peterson 4 (2/4 da due), Emanuele Caiazza 5 (2/4, 0/1), Sadio Toure 0 (0/1 da tre). Allenatore: Damiano Pilot (assistenti: Marco Morganti, Gianluca Amato)

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