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Nell'uovo di Pasqua l'Assigeco trova la sorpresa della Fortitudo

Sabato alle 20.45 al PalabancaSport sfida di cartello nell'esordio casalingo della seconda fase

Dopo aver iniziato il cammino nella seconda fase con una sconfitta sul parquet di Udine, per l’Assigeco Piacenza è tempo di un'altra sfida contro un avversario di prestigio come la Fortitudo Bologna, uno dei club più importanti di tutta la pallacanestro italiana. Con la palla a due fissata per sabato 8 aprile alle ore 20.45 al PalaBanca, i biancorossoblu di coach Stefano Salieri cercheranno un altro scalpo importante davanti ai propri tifosi partendo da ciò di buono fatto domenica scorsa:

“Abbiamo giocato tre quarti di altissimo livello - spiega il coach dell'Assigeco - restando in campo con intelligenza e applicazione, calando poi nel quarto periodo, sia per una questione di salute, con Skeens non al top, sia per una questione di energie”.

Pensi che i sei rimbalzi offensivi di Cusin siano stati determinanti nel risultato finale?

“Sicuramente. Come ho già detto avere Skeens non in condizioni ottimali ha inciso, poi Cusin ha fatto una signora partita facendo valere la propria esperienza. Un paio di tiri troppo facili che abbiamo concesso sul finale del terzo quarto hanno dato via al break di Udine, che ha approfittato del nostro calo di lucidità”.

Sabato sera a Piacenza arriva la Fortitudo Bologna, senza dubbio la squadra con il tifo più caloroso di tutta la Serie A2. Cosa dobbiamo aspettarci da questa partita?

“Questa seconda fase per noi è fondamentale per recuperare tutti i vari infortunati. La Fortitudo è un pezzo importante del basket italiano, che porta spirito ed entusiasmo accompagnata da un pubblico che è come un vero sesto uomo. Per noi sarà una partita emozionante ma vogliamo continuare a stupire”.

Per te il match avrà un sapore particolare: sei nato a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, e dal 2011 al 2013 hai allenato quella che oggi possiamo considerare proprio la Fortitudo. Cosa rappresenta per te “Basket City”?

“Bologna è la città del basket per eccellenza. Per due anni ho allenato due faldoni di quella che oggi è la Fortitudo e mi porto dietro bellissimi ricordi: con gli Eagles in Serie B l’ambiente era fantastico, la squadra era composta da giocatori giovani (tra cui Matteo Imbrò) ma la “Fossa” non ha mai smesso di sostenerci e mostrarci affetto. Anche nel secondo anno con la Biancoblu i ricordi sono più che positivi, penso a diverse partite importanti che abbiamo vinto come quella contro Pistoia”.

Con un palazzetto che si prospetta gremito di tifosi, e la “Fossa” pronta a sostenere la Fortitudo, che appello vuoi fare ai supporters biancorossoblu?

“Invito tutti i tifosi a venire al palazzetto per una serata che si prospetta di festa, dove sarà possibile apprezzare tanti giocatori di valore in un atmosfera eclatante”.

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