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Anche gli spettatori applaudono la prima uscita vincente dell'Assigeco

Tornano a riempirsi le tribune del Campus di Codogno, la formazione di Salieri supera Crema 85-77

Gli applausi del centinaio di appassionati seduti sulle tribune del “Campus”, tornati a vedere basket in presenza dopo una lunga e triste parentesi, sono l’emozionante cornice dell’amichevole con la quale l’Assigeco chiude la prima settimana di allenamento. Un contesto agonistico reso ancora più intenso e significativo dall’atteggiamento determinato della Pallacanestro Crema, capace di mettere sul parquet del palazzetto codognese faccia tosta, fisico e buon gioco. Vince (85-77) la squadra di Stefano Salieri (22-17; 43-40; 65-53) con il break decisivo nel terzo periodo.

L’Assigeco ha le rotazioni limitate, Deri è tenuto a riposo precauzionale, Carr è arrivato solo qualche ora prima della gara, per cui coach Stefano Salieri deve centellinare il minutaggio dei propri ragazzi per gestire al meglio i carichi di fatica dando anche spazio a “Dada” Pascolo, aggregato al roster biancorossoblu per la fase di preparazione.

Lo “starting five” (Sabatini 17, Cesana 13, Gajic 14, Galmarini 12, Guariglia 10) ha un impatto consistente sulla gara prendendo subito il vantaggio (19-13 all’8’) e mette in difficoltà gli avversari guidati da Marcello Ghizzinardi con il vice Andrea Pedroni, entrambi ex coach Assigeco (Cernivani 3, Zeliani 7, Venturoli 26, Esposito 9, Bianconi 12) bravi a girare bene palla sul perimetro per sfruttare il tiro dei lunghi o le penetrazioni dei piccoli, soprattutto con Fabio Montanari (ex Assigeco) che prende spesso l’iniziativa e si presenta con una schiacciata.

La Pallacanestro Crema lima il divario nel secondo quarto (26-25 al 4’) sfruttando le rotazioni (De Sorbo 12, Montanari 8) e tanta volontà difensiva. L’Assigeco ruota i protagonisti (Seck 4, Querci 5, Pascolo 10) e sistema meglio i meccanismi nel terzo periodo piazzando il break decisivo con alcune giocate da urlo create da Cesana, Querci, Gajic, Pascolo e Galmarini: 61-53 al 9’. La fatica si fa sentire da ambo le parti nell’ultimo periodo (20-24 il parziale) ma non toglie nulla alla verve dei protagonisti impegnati a lottare su ogni pallone fino alla sirena conclusiva.

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