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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Assigeco, via alla seconda fase: si parte da Udine. Salieri: «Fino ad ora bilancio più che positivo»

La squadra piacentina dopo la qualificazione ai play off torna in campo per affrontare una delle formazioni che all'inizio della stagione era tra le favorite per il salto di categoria

Terminata la regular season al sesto posto in classifica per l’Assigeco Piacenza è il momento di iniziare la seconda fase del campionato, fondamentale per il piazzamento nella griglia playoff, dove è inserita nel Girone Blu insieme alla Reale Mutua Torino, l’Urania Milano, l’Apu Old Wild West Udine, l’UEB Cividale e la Fortitudo Bologna. Proprio queste ultime tre squadre, rispettivamente quarta, quinta e sesta classificata del Girone Rosso, sono le formazioni che i biancorossoblu saranno chiamati ad affrontare in match di andata e ritorno, a partire dall’ostica trasferta di Udine con la palla a due fissata a domenica 2 aprile alle 18. Nonostante l’Assigeco parta in ultima posizione nella classifica di questo girone, in virtù delle sconfitte maturate negli scontri diretti con Milano e Torino, l’aver staccato il biglietto per la post-season per il secondo anno consecutivo è un ottimo traguardo conseguito dalla società, per di più in una stagione condizionata da diversi infortuni, come evidenziato da coach Stefano Salieri:

“Il mio bilancio è più che positivo. Arriviamo ai playoff per il secondo anno consecutivo, segno di continuità e ulteriore salto di qualità, quest’anno entrando addirittura tra le prime sei in una stagione dove non siamo mai stati completi per via di tantissimi infortuni importanti che ci hanno colpito. Tutti i miei ragazzi sono stati bravi a restare sempre compatti, e ognuno di loro ha contribuito fortemente al raggiungimento di questo traguardo”.

Paradossalmente finora la tua squadra ha ben figurato contro le principali corazzate mentre ha fatto un po’ più di fatica contro le squadre sotto di voi in classifica. Pensi ci sia un particolare motivo dietro a tutto ciò?

“No, penso che dipenda soltanto dal momento. L’infortunio di Sabatini è stato per noi un forte colpo, poi è chiaro che dopo una vittoria importante come quella di Cantù che ci ha svuotato di energie fisiche e mentali ci sta che nell’arco della stagione si possa sbagliare qualche partita. In campionato abbiamo portato a casa dodici punti nel girone d’andata e dodici in quello di ritorno: il cammino è stato regolare e io sono contento”.

Per il secondo anno consecutivo avete staccato il biglietto per la post-season ma prima vi aspettano i sei incontri della fase a orologio, fondamentali per il piazzamento nella griglia playoff. Con che mentalità vanno affrontate partite del genere?

“Dal mio punto di vista interpreto questa fase del campionato come un ulteriore prolungamento. I playoff sono una cosa assestante, basti pensare a quello che ci è successo l’anno scorso con Ferrara, da vivere con gioia ed entusiasmo. Per noi questa fase ci aiuterà principalmente a recuperare gli infortunati, su tutti Sabatini e McGusty”.

Secondo te la tua squadra ha tutte le potenzialità e le carte in regola per fare un’impresa come quella della passata stagione?

“A dare questo tipo di risposte è solo il campo. Io personalmente sono contento del lavoro che i miei ragazzi hanno fatto finora. I playoff sono belli proprio perché sfuggono a ogni tipo di previsione”.

Domenica andate a Udine sul campo di una squadra che a inizio anno era la formazione candidata numero uno alla promozione ma che finora non ha sempre rispecchiato le aspettative. Quali pensi saranno le chiavi che decideranno la partita?

“Udine è una squadra dalle potenzialità indiscutibili: è fisica, coperta in tutti i ruoli e che ultimamente ha fatto un innesto importante anche in panchina. Noi dovremo cercare di fare la nostra partita, secondo le nostre caratteristiche, ed essere felici di giocare questo tipo di partite dove la cosa più importante è quella di fare bene senza alcun tipo di angoscia, perché possono essere un ottimo trampolino di lancio per i playoff”.

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