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Andreazza: «Dobbiamo ritrovare la nostra identità». Borsato: «Bisogna lavorare meglio insieme»

Il tecnico e la guardia dell'Assigeco analizzano il momento nero di Piacenza, che sabato ha rimediato la quarta sconfitta consecutiva in campionato

L’Assigeco non riesce a lasciarsi alle spalle il periodo negativo. Contro Ravenna è arrivata la quarta sconfitta consecutiva per i piacentini, ma è soprattutto il modo in cui è maturata che deve far riflettere. La formazione di Marco Andreazza è partita malissimo, è riuscita comunque a recuperare salvo poi bloccarsi quando la sfida sembrava incanalata nei giusti binari

«Per lunghi tratti - spiega il tecnico dell’Assigeco - ho visto di nuovo la mia squadra compatta a livello difensivo. Ma tenendo Ravenna a 60 punti avremmo dovuto commentare una vittoria invece così non è stato, prima di tutto per merito loro, avversaria veramente ostica da affrontare e con una forte identità, quindi perché noi questa identità la dobbiamo ritrovare, combattendo nelle difficoltà».

La battuta d’arresto arriva nel giorno in cui Piacenza ritrova la rosa quasi al completo. Unico ancora al palo è Valerio Costa.

«Il gruppo è ormai a un passo dall’essere completamente recuperato, ma come squadra siamo ancora al 20 di settembre perché c’è una condizione fisica ed atletica troppo disparata tra giocatori che hanno tirato la carretta fino adesso ed hanno momenti di appannamento e ragazzi che rientrano da infortuni complessi e non si può pretendere che siano in forma dopo una o due partite. A lungo andare queste situazioni generano sfiducia, negatività e prestazioni non all’altezza. Ora ci attendono ancora nove partite e noi dobbiamo combattere per onorare la maglia, per i tifosi, per la società e per noi stessi. Sono convinto che con questo spirito battagliero possiamo ancora toglierci delle soddisfazioni».

Di certo a questo punto gli obiettivi primari dell’Assigeco sono radicalmente cambiati,

«Sinceramente l’unico traguardo che mi preme è la salvezza. Non perché abbia paura, ma in queste condizioni, dopo aver perso quattro partite di fila, diventa anche ingeneroso nei confronti di noi stessi crearci degli obbiettivi. Poi se vinceremo tante partite riusciremo sicuramente a tenere vivo il sogno play off. In questo momento c’è solo da recuperare serenità, riuscire a portare a casa subito una vittoria per ritrovare noi stessi e la condizione mentale e tecnica di alcuni giocatori senza farci sopraffare dalla negatività».

Stefano Borsato, guardia di Piacenza che sabato sera è risultato il miglior marcatore dell’incontro con 17 punti, guarda al futuro.

«Non potevamo pensare di cambiare le cose dopo solo una settimana con la squadra quasi al completo. Abbiamo migliorato la difesa ma dobbiamo fare i conti con qualche problema di troppo in attacco che non siamo riusciti a risolvere nei quattro giorni di preparazione. E la difficoltà principale sono state le troppe palle perse».

Poi Borsato porta un pizzico di ottimismo nello spogliatoio di Piacenza.

 «Sicuramente i ragazzi di Ravenna sono stati molto più bravi di noi, anche se hanno avuto un pizzico di fortuna incontrandoci in una settimana critica, dedicata al recupero. Non penso proprio che le prossime partite finiranno con altre sconfitte: proseguiremo il duro lavoro che stiamo facendo e prima o poi i risultati dovranno vedersi».

Puntando principalmente sulla squadra e non sulle prestazioni dei singoli

«Non possiamo basarci sulle statistiche individuali di fine partita, che possono cambiare di volta in volta per una serie infinita di fattori. Stavolta è andata così a causa delle palle perse e delle distrazioni: dobbiamo lavorare meglio insieme, includendo i giocatori che stanno rientrando dai lunghi infortuni e trasformando la frustrazione in grinta positiva da portare subito in palestra e di conseguenza sul campo domenica prossima».

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