«Le caratteristiche della mia Assigeco? Lavoro e voglia di mettersi in discussione». VIDEO

Nomi al momento non ne fa nessuno, il presidente Curioni si lascia sfuggire che la nuova Assigeco sarà «una formazione giovane anche se non giovanissima, perché un paio di elementi esperti servono per trascinare il gruppo. Adesso è impossibile parlare di obiettivi e bisogna prendere atto che di fronte avremo quattro-cinque corazzate. Una cosa la garantisco: la nuova Assigeco sarà una bella squadra». Probabile che ai più “anziani” venga chiesto un minutaggio ridotto e che in rosa siano inseriti ragazzi promettenti pronti al grande salto. Chiaro che dopo la stagione di quest’anno i play off possano essere ritenuti un traguardo raggiungibile, ma nessuno si lascia andare a dichiarazioni roboanti. «La nostra prima squadra - chiarisce Giovanni Maestri - deve essere la punta dell’iceberg, in grado di trasferire ai giovani e al nostro pubblico i valori in cui crediamo». Pubblico che nelle intenzioni della dirigenza dovrà riempire in modo ancora più consistente il PalaBanca: «Nella prossima stagione - sono le parole di Vittorio Boselli - abbiamo intenzione di offrire qualcosa in più a Piacenza, ma proprio per questo chiediamo risposte ancora maggiori in termini di entusiasmo».

Chiusura ancora per Zanchi, pronto a delineare le linee guida del gruppo che nascerà a breve, magari anche con una sorta di stage al Campus a cui invitare nelle prossime settimane alcuni ragazzi “in prova”. «Acquisteremo solamente giocatori che avranno tanta voglia. E non dimentichiamo una cosa: vincerà chi supererà i momenti difficili riducendo al minimo i danni. Se escludiamo le corazzate, nell’ultima stagione si sono messe in luce le società capaci di sviluppare un progetto e di creare la squadra partendo da basi consolidate. Anche noi proveremo a puntare su questi aspetti».

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