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Martelossi: «Non sono un mago, dovrò aiutare la squadra a esprimersi al meglio». VIDEO

Il nuovo tecnico dell'Assigeco si presenta: «Questo gruppo ha buone potenzialità, che però attualmente fatica a mostrare sul campo»

Poi la palla passa al nuovo head coach, da soli due giorni in palestra con il gruppo. «E’ un piacere riprendere ad allenare un club; la mia collaborazione con l’Italia Under 20 prosegue, ma presentarsi in palestra tutti i giorni è un’altra cosa». Ricorda i trascorsi a Pavia e i 19 anni ad allenare formazioni lombarde a cui aggiungere le 5 stagioni con squadre emiliane, oltre a un contatto con Giovanni Maestri una decina di anni fa non concretizzato. Ringrazia il presidente Curioni, fa i complimenti a Ceccarelli per i risultati raggiunti in questo anno e mezzo poi analizza il momento della squadra. «Ho a disposizione un gruppo – chiarisce il nuovo tecnico dell’Assigeco – con buone potenzialità, che però attualmente fatica a mostrare sul campo. C’è una buona dose di talento e una fisicità interessante, tutte caratteristiche emerse solamente a tratti. Io non sono un mago, dovrò essere un facilitatore, un aiuto per trovare la soluzione e consentire alla squadra di esprimersi al meglio».

Quindi analizza classifica e la qualificazione in Coppa Italia. «Giocare qualche partita in più, che sia una, due o tre potrà solamente farci bene. Anche in campionato siamo ancora in zona play off, ma il dato di fatto è che nelle ultime dieci gare sono arrivate solamente due vittorie. Su questo bisogna lavorare, senza dimenticare che attualmente siamo ottavi, ma due punti dietro di noi c’è la zona play out. Riprendiamo a fare risultati, poi penseremo alla graduatoria».

La formula del torneo, che dopo la stagione regolare prevede anche la fase a orologio, non lo entusiasma. E non lo manda certamente a dire. «Qualche tempo fa avevamo la migliore LegaDue europea, insieme alla Spagna, e siamo riusciti a distruggerla. E’ un grosso dispiacere per chi come me ha vissuto questa involuzione. La formula a orologio è una situazione strana, che potrebbe incidere più del normale sulle posizioni finali».

Anche perché l’equilibrio è impressionante. «I dettagli possono fare la differenza e cambiare un’intera stagione. Oltretutto non dimentichiamoci che questa squadra ha avuto notevoli evoluzioni in organico, con l’ingresso di Hall, che è un giocatore particolare, e quello di Ammannato. Rispetto al gruppo pensato in estate è cambiato l’assetto; non è semplice avere una continuità di gioco e determinate certezze».

Chiusura sulle dichiarazioni di Ceccarelli, per il quale non tutta la squadra stava facendo il massimo per raggiungere i risultati sperati. «Non penso – sono le parole di Bausano – che qualcuno si sia tirato indietro, ma è evidente che alcuni ragazzi hanno avuto un periodo complicato rendendo al di sotto delle aspettative. Il motivo? Difficile da capire, bisognerebbe analizzare tutte le sfaccettature di quanto succede ogni giorno in palestra. CI sta che l’allenatore si aspettasse qualcosa in più, ma non credo sia colpa di uno o più giocatori. Ci siamo finiti dentro tutti, adesso bisogna trovare una soluzione per uscirne insieme, voltare pagina e non commettere gli stessi errori».

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