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L'Assigeco in casa di Agrigento per una sfida chiave in ottica play off

In caso di vittoria la squadra di Salieri sarebbe certa di partecipare alla post season. Il tecnico: «Giochiamo contro una squadra tosta e rognosa che in casa ha un rendimento molto alto, visto che ha perso solamente due partite»

Recuperate le energie con il turno di riposo della scorsa settimana l’Assigeco Piacenza torna in scena nel campionato di Serie A2 imbarcandosi sull’aereo direzione Agrigento per il match in programma domenica 5 marzo alle 18 sul parquet del caldissimo PalaMoncada. È una partita che può rivelarsi fondamentale per i ragazzi di coach Stefano Salieri, che affrontano una formazione in scia ai biancorossoblu in classifica in settima posizione, in grado di restare imbattuta sul proprio parquet per quattro mesi, e che in caso di vittoria certificherebbe matematicamente l’accesso alla post-season per il secondo anno consecutivo. Ripartire da ciò di buono fatto con Treviglio potrebbe essere un’ottima soluzione, come sottolineato dall’allenatore bolognese:

“Mi porto dietro la consapevolezza che c’è un gruppo di ragazzi che ha qualità, talento ma soprattutto che sta lavorando per fare un ulteriore step. Contro Treviglio la squadra ha fatto un’ottima prova corale”.

Senza McGusty e Sabatini, Miaschi si è caricato la squadra sulle spalle sfoderando una prestazione da urlo. Come giudichi la sua stagione finora?

“Miaschi è un giocatore di grande talento, è un ragazzo serio dall’enorme etica del lavoro e in costante crescita. Da quando è arrivato a Piacenza è migliorato parecchio, e penso che il salto di qualità sia davanti agli occhi di tutti”.

Il turno di riposo vi ha permesso di recuperare un po’ di energie per questo rush finale di regular season. Come hai visto la tua squadra in queste settimane di allenamento?

“Arriviamo da settimane di buonissimi allenamenti. Questo è un gruppo che non si tira mai indietro e lavora con entusiasmo, dedizione e grande applicazione. Grazie anche al turno di riposo abbiamo fatto un piccolo richiamo atletico e abbiamo lavorato molto sull’intensità e sui ritmi”.

Domenica vi aspetta quella che per molti versi è la partita più importante della stagione. Quali pensi saranno le chiavi che decideranno il match?

“È la partita più importante della stagione solo per il fatto che un eventuale successo nostro ad Agrigento ci dà la certezza matematica di entrare nelle prime sei ed essere certi dell’accesso ai playoff. Sappiamo sarà una partita molto difficile: giochiamo contro una squadra tosta e rognosa che in casa ha un rendimento molto alto, visto che ha perso solamente due partite con la Vanoli Cremona e l’Urania Milano al fotofinish, e che segna ben venti punti in più di media rispetto al rendimento fuoricasa, ma che soprattutto è spinta da un grande pubblico sempre caloroso. Dovremo essere bravi ad affrontare questa partita a viso aperto, con coraggio e con la consapevolezza che possiamo portarci a casa il risultato”.

Dopo l’impresa con Cantù credi che la squadra abbia tutte le carte in regola per un altro scalpo prezioso su un campo inviolato da ormai quattro mesi?

“Abbiamo acquisito una consapevolezza e un modo di stare in campo che se rimaniamo compatti ci permette di giocare ad armi pari. È chiaro che il livello del campionato, come più volte ho sottolineato, è molto alto e ogni partita ha una storia a sé. Andiamo ad Agrigento con la determinazione e con la convinzione di fare una grande partita che per noi mette un palio un posto ai playoff. Sicuramente non sarà facile e dovremo soffrire, cercando di restare attaccati alla partita con la testa e soprattutto con le gambe, visto il livello di atletismo e di velocità di gioco di Agrigento, limitando Grande e Ambrosin che sono tra i migliori italiani di tutto il campionato”.

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