Pino Dordoni è tra i 100 azzurri migliori di sempre
La leggenda rivive negli sguardi compiaciuti dei campioni, attori protagonisti di fasti mai sopiti. E si specchia nei sorrisi ammirati degli appassionati, accorsi numerosi per salutare uninaugurazione che ha il profumo inebriante della gloria...
La leggenda rivive negli sguardi compiaciuti dei campioni, attori protagonisti di fasti mai sopiti. E si specchia nei sorrisi ammirati degli appassionati, accorsi numerosi per salutare uninaugurazione che ha il profumo inebriante della gloria immortale. Unistantanea unica, che sovrappone epoche diverse.
Si è alzato nei giorni scorsi il sipario sulla Walk of Fame dello sport italiano: 100 nomi incastonati in mattonelle celebrative dedicate, un pavimento lastricato di "stelle" che da Viale delle Olimpiadi arriva fino allo Stadio Olimpico, un museo da vedere camminando, tutto dun fiato.
Ovviamente non poteva mancare l'atleta piacentino Giuseppe "Pino" Dordoni, un mito della marcia, il primo marciatore italiano vincitore di una Olimpiade (Helsinki 1952) e il secondo piacentino, dopo il ciclista Attilio Pavesi (Los Angeles 1932), a conquistare la medaglia d'oro (il terzo è Ippolito Sanfratello, Torino 2006). Dordoni ancora oggi è ricordato come un maestro dello stile, quasi perfetto, ed è stato inserito nella Walk of Fame del Coni al fianco di atleti del calibro di Meazza, Girardengo, Nuvolari, Binda, Carnera, Bartali, Tomba, Baggio e tanti altri ancora.
Si ricordano trionfi indimenticabili, personaggi invincibili, emozioni indelebili: i miti che hanno scritto una storia speciale e bellissima, dando lustro al Paese, a quellItalia che fa rima con eccellenza. Cento fuoriclasse senza tempo, scelti in base alle esclusive determinazioni della Commissione Atleti del CONI - presieduta da Marco Durante - e di cui fa parte anche il nostro Pino Dordoni.
Leggi qui la lista dei 100 atleti azzurri nella Walk of Fame del Coni.
Si è alzato nei giorni scorsi il sipario sulla Walk of Fame dello sport italiano: 100 nomi incastonati in mattonelle celebrative dedicate, un pavimento lastricato di "stelle" che da Viale delle Olimpiadi arriva fino allo Stadio Olimpico, un museo da vedere camminando, tutto dun fiato.
Ovviamente non poteva mancare l'atleta piacentino Giuseppe "Pino" Dordoni, un mito della marcia, il primo marciatore italiano vincitore di una Olimpiade (Helsinki 1952) e il secondo piacentino, dopo il ciclista Attilio Pavesi (Los Angeles 1932), a conquistare la medaglia d'oro (il terzo è Ippolito Sanfratello, Torino 2006). Dordoni ancora oggi è ricordato come un maestro dello stile, quasi perfetto, ed è stato inserito nella Walk of Fame del Coni al fianco di atleti del calibro di Meazza, Girardengo, Nuvolari, Binda, Carnera, Bartali, Tomba, Baggio e tanti altri ancora.
Si ricordano trionfi indimenticabili, personaggi invincibili, emozioni indelebili: i miti che hanno scritto una storia speciale e bellissima, dando lustro al Paese, a quellItalia che fa rima con eccellenza. Cento fuoriclasse senza tempo, scelti in base alle esclusive determinazioni della Commissione Atleti del CONI - presieduta da Marco Durante - e di cui fa parte anche il nostro Pino Dordoni.
Leggi qui la lista dei 100 atleti azzurri nella Walk of Fame del Coni.