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Atletica - Che botta per Haidane: positivo all'antidoping

Bruttissima notizia per Abdellah Haidane, atleta piacentino classe 1989 attualmente tesserato per la Pro Patria Milano. Il fondista, capace agli ultimi Italiani indoor di Ancona di conquistare una doppia medaglia d’oro nei 1500 e nei 3000 metri, è...

Bruttissima notizia per Abdellah Haidane, atleta piacentino classe 1989 attualmente tesserato per la Pro Patria Milano. Il fondista, capace agli ultimi Italiani indoor di Ancona di conquistare una doppia medaglia d’oro nei 1500 e nei 3000 metri, è stato trovato positivo al controllo antidoping effettuato proprio durante la manifestazione tricolore. La sostanza proibita è il tuaminoeptano, stimolante che si trova nei decongestionanti nasali.
L’atleta è stato sospesa in via cautelare, in attesa di una convocazione da parte degli organi preposti per ascoltare la versione di Haidane. Il fondista non era stato convocato per i Mondiali indoor della scorsa settimana proprio perché aveva segnalato alla direzione tecnica della federazione di avere assunto un farmaco senza la preventiva comunicazione allo staff medico.

Questa la nota ufficializzata oggi sul sito del Coni:
Il Coni comunica che, a seguito degli esami eseguiti dal Laboratorio di Roma, è stato accertato un caso di positività. Nel primo campione analizzato, è stata rilevata la presenza di Tuaminoeptano per Abdellah Haidane, tesserato della Federazione Italiana Atletica Leggera, al controllo in competizione disposto dalla Fidal, il 23 febbraio 2014 ad Ancona, in occasione dei Campionati Italiani Indoor.La Prima Sezione del Tna ha accolto l'istanza di sospensione cautelare proposta dall'Ufficio di Procura Antidoping del Coni.

Questo invece il comunicato della Federazione di atletica leggera
In relazione alla notizia diffusa dal Coni sulla positività all’antidoping del mezzofondista Abdellah Haidane, è opportuno chiarire alcuni passaggi relativi alle convocazioni per i Campionati del Mondo indoor di Sopot dello scorso fine settimana. Successivamente agli Assoluti di Ancona del 22 e 23 febbraio scorso, la Direzione Tecnica Fidal è stata informata dall’atleta circa l’assunzione di un farmaco senza la preventiva comunicazione allo Staff Medico Federale. Tale comportamento, indipendentemente dagli effetti derivanti dall’assunzione di tale farmaco, è stato ritenuto sufficiente per non convocarlo per i Mondiali. La volontà della Federazione di dare agli atleti top un chiaro segno della serietà e dell’impegno anche comportamentale che il loro ruolo esige, appare in modo inequivocabile anche dalla delibera del Consiglio federale del 28 febbraio u.s., n. 42, che sancisce “di cancellare ogni forma di assistenza Federale a quegli atleti che per due volte dovessero rendersi responsabili del mancato rispetto del programma antidoping Whereabouts del CONI e/o della Iaaf/Wada, in particolare per quanto attiene il tema dei cosiddetti missing test”.

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