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Atletica

Andrea Dallavalle è nono nel Salto Triplo alle Olimpiadi

Il piacentino salta 16.85 nella gara vinta da Pedro Pichardo con 17.98

Dal nostro inviato a Tokyo

Applausi, complimenti e tante pacche sulle spalle. Andrea Dallavalle ne merita davvero parecchi, anche se la finale olimpica non è andata come sperava un paio di giorni fa. Dopo la qualificazione e un salto a 16.99 sotto la pioggia alle 9 di mattina si augurava di lasciare un segno importante anche in finale. Chiude nono in 16.85 in una mattinata bollente in cui probabilmente non è mai riuscito a trovare il feeling giusto con la pedana. Durante la prova non è soddisfatto e lo fa vedere, ma il bilancio deve assolutamente essere super positivo: il piacentino è il nono al mondo nel Salto Triplo e il fatto che potesse fare ancora meglio testimonia l’incredibile livello raggiunto.

Quando entra allo stadio l’azzurro sembra tranquillo. Prova la rincorsa, si ferma a discuterne con i tecnici della nazionale per capire se è necessario sistemare qualcosa o se va bene così, poi scherza anche con i cameraman che lo inquadrano al momento della presentazione ufficiale. Deve entrare subito in gara perché salta per secondo, dopo che lo statunitense Claye apre la prova con un buon 17.19. Andrea parte deciso, il vento è assente, ma non appena atterra capisce subito che non è la sua misura. Il tabellone segna 16.62 e lui torna a sedersi ammirando il primo salto di Pichardo che vola a 17.61.

Quando tocca nuovamente a lui, Dallavalle chiede al pubblico di tenere il ritmo con le mani. Atleti e tecnici presenti in tribuna lo seguono, il piacentino non trova un’asse di battuta perfetta ma il segno nella sabbia è lasciato qualche centimetro più in là rispetto al tentativo precedente: 16.85 e sesta posizione provvisoria.

Nel frattempo non sono tanti quelli che superano il muro dei 17 metri e Andrea sa che serve un guizzo per entrare nei primi otto che si giocheranno ulteriori tre salti di finale. Ha ancora un tentativo, ma anche questo non va a buon fine e il 16.74 lo obbliga a vestire i panni da spettatore per gli ultimi salti. L’oro va a Pedro Pichardo che atterra a 17.98, argento per Yaming Zhu in 17.57 mentre il bronzo finisce al collo di Fabrice Zango con 17.47.

Dallavalle è nono in una finale olimpica: la faccia del piacentino non sprizza gioia perché sapeva di poter valere una misura migliore, ma basterà qualche ora per realizzare di aver compiuto un’impresa storica. E adesso appuntamento a Parigi 2024.

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