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La Torre spinge Dallavalle sulla strada di Parigi 2024: «Sarà uno dei big»

Il direttore tecnico dell'Italia cita alla Gazzetta dello sport il triplista piacentino e Edoardo Scotti fra i protagonisti su cui puntare per le prossime Olimpiadi

I riflettori su una stagione fantastica, probabilmente irripetibile, si stanno spegnendo. Ma l’atletica italiana pensa già al futuro e punta l’obiettivo su Parigi 2024. In mezzo ci saranno i Mondiali di Eugene, appuntamento principale della prossima stagione, e anche gli Europei di Monaco, ma il fatto che a causa del posticipo della rassegna a cinque cerchi di Tokyo il prossimo appuntamento olimpico sia fra soli tre anni invece dei canonici quattro modifica la strada verso il traguardo francese.

Proprio ieri Antonio La Torre è stato confermato direttore tecnico delle squadre nazionali e ha parlato alla Gazzetta dello sport di progetti e obiettivi futuri. Fra i big attesi da una crescita nel breve periodo ci sono anche due piacentini, uno di nascita e l’altro di adozione. La Torre ha indicato sei atleti, tre uomini e tre donne, su cui puntare in vista di Parigi 2024. E nel ristrettissimo gruppo dei ragazzi ecco sbucare, insieme ad Alessandro Sibilio e Leonardo Fabbri, anche Andrea Dallavalle, 22 anni, in questa stagione capace di atterrare a 17.35 nel Triplo e in grado di chiudere nono alle Olimpiadi di Tokyo. Sul ragazzo tesserato per le Fiamme Gialle e per l’Atletica Piacenza il direttore tecnico spende anche due parole sottolineando l’intenzione di non cercare alibi. «Ha chiuso al nono posto le sue prime Olimpiadi a poco più di vent’anni di età e parla di occasione persa» spiega, confermando come lo spirito e la voglia di emergere siano quelle giuste.

Poi La Torre cita anche Edoardo Scotti, quattrocentista fra i più promettenti non solo a livello italiano. «Mi aspetto ulteriori progressi in tempi stretti». E anche per il carabiniere arriva il ricordo delle Olimpiadi: «Si è dannato per l’errore nel cambio della 4 per 400» nonostante il record italiano. Anche lui è sulla strada giusta, ora si tratta di percorrerla fino a Parigi.

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