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Rugby - Per i Lyons mezzo secolo di vittorie

Sorrisi, tanti applausi ma anche qualche lacrima, perché i Leoni non dimenticano anche chi non c’è più. Va in scena la festa per i 50 anni di vita dei Lyons e al PalaBanca ci sono proprio tutti: dalla prima squadra che nel 1963 diede il via...

Sorrisi, tanti applausi ma anche qualche lacrima, perché i Leoni non dimenticano anche chi non c’è più. Va in scena la festa per i 50 anni di vita dei Lyons e al PalaBanca ci sono proprio tutti: dalla prima squadra che nel 1963 diede il via all’avventura bianconera (anche se le maglie erano rossonere per “necessità”) agli stranieri arrivati dalla Nuova Zelanda. Sul palco si alternano giocatori di ieri l’altro, di ieri e di oggi, sotto la regia di Alessandro Biasion e Sanel Muharemovic. Non è un amarcord di quelli tristi, ma un modo per ricordare con il sorriso quanta strada ha fatto la società dall’anno di fondazione fino ad oggi. Il traguardo del mezzo secolo raggiunto a braccia alzate, solo un attimo per riprendere fiato e poi si riparte con lo stesso entusiasmo del 1963.

Filo conduttore della serata sono Filippo Arcelloni e Mauro Mozzani, attori ma soprattutto ex giocatori dei Lyons, che portano in scena piccoli sketch apprezzatissimi dal pubblico. Si va in ordine cronologico, con i “fondatori” che sono i primi a salire sul palco raccontando aneddoti e curiosità degli anni pioneristici. E mentre il gruppo Special Guest accompagna gli interventi con le colonne sonore dei vari periodi, si passa alla presentazione dei presidenti succedutisi alla guida dei Lyons, con il microfono nelle mani di Sandro Pattarini.

Gianni Subacchi rammenta la sfida con Paganica, ancora negli occhi e nel cuore dei tifosi bianconeri, che consegnò la promozione in Serie B. Un altro gradino salito dai Lyons che non hanno mai intenzione di guardarsi indietro ma puntano gli occhi solo al futuro. Gli anni ‘80 portano sotto i riflettori i neozelandesi Peter Cook e Garry Barkle, poi c’è spazio per Giacomo Bagnasco, che non è stato giocatore dei Lyons ma per anni ne ha raccontato le gesta. Dal suo zainetto estrae una valanga di ricordi, compreso quello commovente di Max Capuzzoni, uno dei bianconeri che non c’è più. Sale la commozione, così come quando si parla di Marco Buscarini, poi il duo Arcelloni-Mozzani è bravissimo a riportare il sorriso sui volti degli spettatori.

In attesa del libro sui 50 anni dei Lyons, che dovrebbe uscire nelle prossime settimane, si chiude con le stagioni attuali e con il capitano Matteo Rossi a presentare la squadra che difenderà i colori bianconeri nella nuova stagione. Prima che si spengano le luci l’ultima immagine: Natalino Fanzola si presenta con un bimbo per mano. Il futuro dei Lyons è assicurato.

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