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Quel maledetto 24 marzo 2012: da sei anni Vigor Bovolenta non c'è più. VIDEO

Quanti ricordi con la maglia di Piacenza: tre finali scudetto e una Top Teams Cup. Al PalaBanca c'è la curva intitolata all'ex centrale della Nazionale e la società ha ritirato la maglia numero 16

Sono passati sei anni da quel 24 marzo che in una serata che sembrava come tante altre si è trasformato in maledetto. Era il 2012, Vigor Bovolenta stava giocando una partita di B2, una delle migliaia che aveva vissuto in carriera. Una delle meno importanti per lui, capace di vincere due scudetti, tre Champions League, un argento olimpico, due ori europei e quattro World League. Giocava solo per il piacere di farlo, a 37 anni compiuti, quando all’improvviso il suo cuore ha ceduto.

Da allora di Vigor ci resta solamente la memoria, di una persona che a Piacenza, così come in tutte le squadre in cui ha militato, ha lasciato un vuoto enorme. A ricordarlo, in un Palabanca che ancora oggi sente la sua presenza, l’intitolazione della curva a lui dedicata, la maglia numero 16 che trova posto più in alto di tutti e che nessun biancorosso ha mai più indossato e la stella più luminosa nel tunnel degli spogliatoi.

Con la casacca del Copra ha disputato tre finali scudetto e vinto una Top Teams Cup, il primo successo internazionale nella storia della società biancorossa. Ma non è solo per quello che a Piacenza è ricordato: mancano il suo entusiasmo, la battuta sempre pronta e la voglia di diventare un esempio non a parole ma con i fatti. Sono passati sei anni da quel maledetto 24 marzo 2012, ma il Bovo è ancora in mezzo al campo a sorridere con la maglia biancorossa e il numero 16 sulle spalle.

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