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Curti: «Siamo partiti da Alseno per arrivare a Ankara, Berlino e Lisbona. Anche iniziando dal basso si possono ottenere grandi risultati». VIDEO

La presidente del Gruppo Cgi alla vigilia dell'esordio in Champions League: «Un passo alla volta abbiamo raggiunto i vertici continentali, ma vogliamo continuare a sognare»

Da Alseno a Lisbona passando per Ankara e Berlino. Da un paese che non raggiunge i 5mila abitanti a tre città che ne sommano circa 10 milioni. Tre capitali europee a cui Piacenza si presenta da pari a pari grazie alla pallavolo. La Gas Sales lancia la nostra città ai vertici dello sport continentale, con l’obiettivo di fare bene anche di fronte alle migliori formazioni di tutta Europa.

Susanna Curti, presidente del Gruppo Cgi, sottolinea l’importanza dl percorso iniziato nel 2018 dalla squadra di volley e l’intenzione di non volersi ancora fermare, continuando a guardare verso l’alto.

Un gradino alla volta siete arrivati al massimo livello. Cinque anni fa la partenza dalla Serie A2, mercoledì farete l’esordio in Champions League.

«Nel 2018 abbiamo iniziato tenendo un basso profilo. Ci siamo imposti di compiere un passo dopo l’altro e adesso da Piacenza ci faremo conoscere sui palcoscenici che contano, visto che nel girone di Champions abbiamo Ankara, Lisbona e Berlino vale a dire tre capitali europee. In realtà mi piace ricordare che non partiamo nemmeno da Piacenza, ma da Alseno; il nostro gruppo è nato in un paese di 5mila abitanti, tutta la mia famiglia vive lì dove sono il cuore e la testa della Gas Sales. E’ un motivo di orgoglio, la testimonianza che anche partendo dai piccoli paesi si possono ottenere grandi risultati e provare a conquistare il mondo».

Se vi guardate indietro qualche volta come famiglia Curti ve lo chiedete: ma chi ce l’ha fatto fare? Quando siete partiti era una sorta di pazza idea.

«Senza dubbio all’inizio sì, c’erano incognite e timori. E’ un cammino che ci sta dando grandi soddisfazioni, ma il rovescio della medaglia è l’impegno enorme che comporta, non solamente finanziario ma anche organizzativo e gestionale che a volte toglie attenzione ad altre problematiche. Vero, ci sono momenti in cui ci chiediamo chi ce l’ha fatto fare, ma l’amore per lo sport e per questa squadra ci permette di passare sopra a tutto».

Siete partiti con lo slogan #facciamosquadraperpiacenza, adesso siete riusciti a coinvolgere attorno al vostro progetto un bel numero di imprenditori, ma si può ancora compiere un bel pezzo di strada.

«Per il momento è stato un percorso bellissimo, merito di mia sorella Elisabetta, di Bongiorni e di tutto il team che ha lavorato in questi anni. Ma ci sono tante realtà che a vario titolo potrebbero supportare ulteriormente questa idea. C’è spazio per chiunque voglia collaborare e far crescere un progetto utile all’intero territorio».

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