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Pighi: «Le possibilità di vedere Piacenza ancora in Superlega? Le stesse che abbiamo di passare il turno con la Lube». VIDEO

Il presidente onorario: sono disposto anche a prendermi un impegno più gravoso se arrivassero sponsor importanti. L'assessore Garetti: «Non siamo più alla fase dei contatti ma a discussioni avanzate. Vedo il bicchiere mezzo pieno»

Non siamo più in alto mare ma il porto è comunque ancora molto distante. Il periodo di burrasca forse si sta leggermente calmando, la rotta è tracciata ma per raggiungere acque sicure il tragitto è molto incerto.

L’assessore comunale Paolo Garetti e il presidente onorario Roberto Pighi fanno il punto sulla situazione della Wixo Lpr e soprattutto sul futuro che potrà avere il volley di alto livello a Piacenza. Chi si aspettava novità sostanziali e una sorta di annuncio ufficiale resta deluso: da una parte si lanciano segnali di ottimismo, dall’altra si spiega chiaramente che il baratro è ancora a un passo e allontanarsi non sarà una questione né facile e neppure rapida.

L’appuntamento è all’Università Cattolica, dove gli studenti del corso in Food marketing e Strategie commerciali presentano un progetto di comunicazione legato al marchio Wixo. Garetti e Pighi specificano a più riprese che sono allineati su tutto, l’obiettivo è comune ed entrambi stanno lavorando in modo concreto per tenere la squadra di Superlega a Piacenza.

«Come ho sempre detto - specifica il presidente onorario biancorosso - lotterò fino all’ultimo minuto e il tempo è ancora parecchio, anche se immagino che i nostri giocatori vorrebbero delle risposte il prima possibile per sapere se esiste la possibilità di continuare o se devono iniziare a guardarsi intorno. Sono molto contento del fatto che il Comune fin dal primo giorno abbia raccolto le mie istanze, ho trovato immediata disponibilità da parte del sindaco Barbieri e dell’assessore Garetti. Sono invece estremamente deluso dai cosiddetti “uomini fortunati” della nostra provincia, perché per il momento sembra non esistano le condizioni per un possibile tavolo allargato che avevamo ipotizzato alcune settimane fa».

Allo stato attuale dunque su cosa avete puntato?

«Su un progetto legato agli sponsor, che però deve essere ben strutturato e consolidato per un discreto numero di anni, in modo da consentire una buona pianificazione. Se dovesse andare in porto sono disposto a prendermi anche qualche responsabilità in più perché non posso pretendere che arrivi in aiuto una realtà in grado di dimezzare le spese di gestione di una squadra di metà classifica. Siamo al corrente dei valori investiti da Calzedonia a Verona, da Conad a Perugia o da Itas a Trento: siamo lontani da realtà di questo genere. Il Comune sta lavorando bene con due gruppi, uno internazionale e uno italiano ma di dimensioni internazionali, per garantirci quella prima parte di costi certi che consentirebbe di lavorare con maggiore tranquillità».

Lei ha sempre detto che stava cercando dei soci. Arrivati a questo punto sarebbe anche disposto a proseguire da solo, se ci fosse un aiuto economico importante da parte di uno sponsor?

«I soci sarebbero la mia prima opzione, ma a oggi non ce ne sono. Per questo bisogna lavorare anche su una seconda ipotesi: trovare innanzitutto garanzie scritte, poi una volta raggiunti questi accordi valuterò con calma e prenderò le mie decisioni».

A oggi se dovesse dire in percentuale quali sono le possibilità che Piacenza il prossimo anno sarà ancora al via della Superlega?

«Le stesse che abbiamo di superare il turno con la Lube»

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