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Volley A1 maschile

Bernardi: «Non abbiamo una grande autonomia ad alti livelli e il primo set lo abbiamo gestito male». Polo: «La strada da fare è ancora lunga». Le pagelle

L'allenatore della Gas Sales Bluenergy dopo la sconfitta con Perugia: «Appena le cose non riescono è più facile fare un passo indietro che uno in avanti. Su questo dobbiamo lavorare, non dipende dalla tecnica ma dalla nostra determinazione»

Vede il bicchiere mezzo pieno Lorenzo Bernardi. Capisce che la sua Gas Sales Bluenergy ha fatto qualche passo in avanti ma sa anche che il traguardo è posto molto più lontano e la strada da percorrere ancora lunghissima.

«Sono soddisfatto in parte dell’atteggiamento – spiega il coach biancorosso – perché dobbiamo essere obiettivi: credo ci siano dei residui importanti nella testa dei giocatori. Appena le cose non riescono è più facile fare un passo indietro che uno in avanti. Su questo dobbiamo lavorare, non dipende dalla tecnica ma dalla nostra determinazione; è qualcosa che dobbiamo fare a livello individuale e di testa, io sono qui anche per questo».

Anche oggi si sono stati molti alti e bassi.

«Facciamo fatica a mantenere un buon livello di gioco proiettato nel tempo medio-lungo. Poi in parte ho visto cose positive, in altri aspetti no. Se riusciamo a guardare bene nel nostro campo potremmo fare un buon miglioramento; il primo set in tanti momenti lo abbiamo gestito veramente male».

Al di là del valore di Perugia ti soddisfa la reazione avuta nel terzo parziale, in cui si è ripetuta la stessa trama di domenica scorsa dopo un pessimo secondo set?

«Vero, la reazione è stata buona, anche se poi abbiamo ceduto nuovamente all’inizio del quarto. Non abbiamo una grande autonomia, facciamo fatica a rimanere in partita, a maggior ragione con avversari come questi che appena possono ti fanno pagare subito il conto. Dobbiamo essere consapevoli che gran parte dipenderà da noi, se avremo la predisposizione giusta potremo fare un buon percorso, altrimenti tutto si complica».

Gli aspetti negativi?

«A un certo momento non c’era squadra e questo non mi è piaciuto. Ho visto facce che guardavano per terra, sconforto, chi incrociava gli sguardi e sembrava dare la colpa a un compagno. Questo ce lo dobbiamo lasciare alle spalle, bisogna capire il momento in cui siamo per migliorarci il più possibile».

Non hai neanche potuto attingere alla panchina: quali sono le condizioni di Hierrezuelo, Tondo e Shaw?

«Tondo e Shaw hanno lesioni muscolari che li costringeranno a restare fuori per lungo tempo, Hierrezuelo lo valuteremo giorno dopo giorno, ma non parlo mai degli assenti, avevamo opportunità o situazioni da gestire meglio, indipendentemente da chi c’era in campo».

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