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Volley A1 maschile

Gardini: «Mi ha convinto l'entusiasmo di Piacenza. Faremo bene già da quest'anno, ma prepariamoci a un campionato durissimo». VIDEO

Nella Sala Ricchetti della Banca di Piacenza presentato il nuovo tecnico della Gas Sales. Zlatanov: «Lo abbiamo scelto perché è uno degli allenatori più motivati»

La grande stagione di Piacenza era iniziata nel 2003 con Andrea Gardini in campo, a fianco di Massimo Botti e Hristo Zlatanov con Julio Velasco in panchina. Si partì da un caldo ritiro a Cervia per arrivare fino a una sfortunata finale scudetto persa contro Treviso. La Gas Sales spera di ripetere lo stesso percorso anche con Andrea Gardini in panchina: dopo sedici anni (e otto da allenatore in Polonia) l’ex centrale azzurro ha firmato un biennale e torna in Emilia dove affronterà la sua prima esperienza da tecnico in Superlega. Ha appena vinto uno scudetto e adesso riparte alla guida di una società neopromossa. L’accordo era stato trovato qualche giorno fa, poi le ultime ore sono state «turbolente» come le ha definite Hristo Zlatanov, perché l’addio di Julio Velasco alla guida di Modena ha sviluppato una serie di contatti che avevano coinvolto anche Gardini. «Ma mi aveva dato la sua parola – spiega il direttore generale biancorosso – e non ho mai avuto dubbi».

Così dopo la firma di ieri a mezzogiorno nella sede della Gas Sales ecco la presentazione ufficiale nella Sala Ricchetti della Banca di Piacenza. Al suo fianco ci sono il padrone di casa, il vicedirettore generale Pietro Boselli che verrà raggiunto dall’avvocato Corrado Sforza Fogliani, presidente del Comitato esecutivo, Giuseppe Bongiorni, vicepresidente della Gas Sales, il direttore generale Hristo Zlatanov e il secondo allenatore Massimo Botti.

«Ho scelto Piacenza – esordisce Gardini – perché ho trovato un grandissimo entusiasmo e posso assicurare che non è semplice riscontrarlo, almeno a questi livelli, in tante altre squadre». Poi fa un passo indietro e torna alla scorsa estate svelando un aneddoto: «Al mare sono vicino di ombrellone di Zlaty e ho assistito in diretta all’impresa che ha realizzato, quando in dieci giorni è riuscito a creare una squadra vincente. Nel momento in cui me ne ha parlato e ho visto i tempi strettissimi gli ho detto: “Tu sei matto”, invece ha svolto un lavoro eccezionale ottenendo in pochissimi mesi risultati che altre società inseguono da tante stagioni. E’ un record assoluto, arrivato anche grazie a Massimo Botti che ha svolto un lavoro eccelso».

Lui seguiva tutto dalla Polonia, dove ha giocato l’ultima Champions League vincendo il campionato. «L’idea è sempre stata quella di tornare in Superlega e sono convinto di aver fatto la scelta giusta».

Poi lancia un monito a tutto l’ambiente: «Ho la presunzione di credere che possiamo fare molto bene fin dal primo anno, ma bisogna capire che le belle stagioni passano anche dalle difficoltà e sicuramente dovremo affrontarne parecchie. Ma a Piacenza ricordo un ambiente splendido, sono sicuro che non avremo problemi».

Impossibile a oggi parlare di obiettivi, con una squadra ancora tutta da creare. «Volete sapere la mia idea di volley? Dipende dal tipo di interpreti su cui potrà contare. Diciamo che punteremo su un mix di tecnica e potenza, non ci baseremo su un volley esclusivamente fisico, come d’altronde ho fatto anche quando ero in Polonia. Mi piacerebbe poter allenare ragazzi italiani interessanti su cui investire per il futuro, ma bisogna capire cosa potrà garantirci il mercato».

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