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Giovedì, 25 Aprile 2024

Fei: «Mentalmente siamo pronti, fisicamente lo vedremo. A Zlaty ho "rubato" fascia e armadietto»

I successi in amichevole non consentono mai di esultare eccessivamente: troppo diversi obiettivi, condizioni di forma e anche formazioni, che spesso scendono in campo con rose non al completo. Tutti aspetti da tenere in considerazione, ma per Piacenza battere due volte di fila Civitanova e una Verona (anche se non al completo) significa comunque trovare più di un sorriso. Soprattutto porta ottimismo la prestazione della squadra, che per lunghi tratti è stata capace di mettere in mostra un buon gioco, in attesa del primo vero esame stagionale con la Coppa Italia in programma giovedì 12 ottobre, quando al PalaBanca arriverà Padova.

«Nell’ultimo test con Verona - racconta Alessandro Fei - siamo partiti bene, poi abbiamo registrato un calo concedendo ai nostri avversari la possibilità di risalire. La nostra colpa è stata quella di addormentarci, poi per fortuna anche grazie a un un po’ di cambi abbiamo chiuso 3-2. Ma l’importante era restare in partita, fare fatica e continuare ad allenarci».

Quest’anno sarà un avvio particolare: si parte con la Coppa Italia e subito vi attendono gare da dentro o fuori.

«Non so per quale motivo sia stata presa questa decisione. Giocarsi tutto alla prima partita mi sembra scandaloso, ma è così: dobbiamo accettarlo e speriamo che vada tutto bene».

In questo momento come sta la Wixo Lpr?

«Abbastanza bene. Ovviamente siamo ancora un po’ appesantiti dai carichi di lavoro ma stiamo sostenendo diverse amichevoli per cercare di migliorare la condizione, adesso vediamo sabato in casa di Verona come andrà e poi inizieranno le gare che contano. Mentalmente siamo pronti, fisicamente lo scopriremo a breve».

Come procedono i tuoi primi giorni da capitano biancorosso, dopo che la squadra ti ha votato consegnandoti la fascia e il ruolo di leader?

«Benissimo. I miei compagni non mi danno problemi, tutto funziona bene anche se la responsabilità è grande perché devo sostituire un personaggio del calibro di Zlatanov. Ha lasciato la carica dopo tantissimo tempo, rimpiazzarlo non è semplice ma spero che la squadra mi aiuti in questo nuovo ruolo».

Oltre alla fascia hai confessato di avergli “rubato” anche l’armadietto nello spogliatoio. Hristo ne è a conoscenza?

«Vero, ho preso anche il posto dove si sistemava normalmente all’interno del PalaBanca. Comunque posso garantire che sa tutto, ci vediamo ogni settimana e fra noi non ci sono segreti».

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