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Pallanuoto - Piacenza in B, ma c'è il solito problema piscina. Gatti: «Dovremo andare a Cremona»

Con la promozione in B dell'Everest torna d'attualità il problema della piscina, Piacenza è priva di un impianto a norma per questa categoria

L’Everest Piacenza Pallanuoto 2018 è una neo nata società che nasce acquisendo i diritti della precedente Piacenza Pallanuoto, e da Alessandro Cighetti il presidente è ora diventato Roberto Gatti.
Già giocatore dal doppio ruolo, portiere ed esterno, Gatti è stato da tanti anni il vice presidente della Piacenza Pallanuoto ed ora al suo primo anno ha già fatto passi da gigante centrando subito una ambiziosa promozione in serie B.

Cosa provi ad aver fatto così tanta strada in così poco tempo e a chi puoi attribuire i principali meriti di questo trionfo?

Io credo di essere una persona abbastanza equilibrata e concreta, per cui la risposta è “non è tutta farina del mio sacco”. Con me ha lavorato un gruppo di persone di notevole spessore. Nel corso della stagione si sono delineate delle caratteristiche in ognuno di noi che ha determinato poi l’affidamento di specifici ruoli. Chi si è dedicato alla ricerca degli Sponsor (importantissimi e che ringrazio nuovamente), chi ha condotto la parte amministrativa, chi la delicata organizzazione della segreteria, chi ancora ha e sta allacciando contatti con molti addetti del settore che potranno rendersi utili. Insomma una bella squadra dirigenziale.
Ma non posso certo dimenticare che, se ho fatto tanta strada in poco tempo, ovvero la conquista della Serie B in un solo anno, è perché c’è stato un lavoro di crescita della Pallanuoto a Piacenza che ha origini molto lontane. Dicevi del mio ruolo da , ma ho iniziato presto anche il ruolo di dirigente, all’età di 25 anni. E sono 25 anni che la Piacenza Pallanuoto, prima, e la Piacenza Pallanuoto 2018, oggi, opera incessantemente nel dare una opportunità ai giovani piacentini di praticare questo bellissimo sport.
Per ultimo, ma non ultimo, l’allenatore Fabio Fresia, persona schiva, di poche parole ma concreta, che, dopo un anno di ambientamento, ha sviluppato e insegnato il suo gioco ai ragazzi che a suon di vittorie ci ha portato alla meta finale. Obiettivo non programmato, ma che si è delineato durante la stagione.

Sappiamo che la tua società ha un grande bacino di giovani e che la Prima Squadra che ha appena ottenuto la promozione è proprio composta da loro. È una doppia soddisfazione?

Certo che sì. Noi oggi contiamo circa 145 atleti tesserati, di cui solo 8 di età superiore ai 20 anni. La soddisfazione è immensa. Anche pensare, come qualcuno ha rimarcato, che abbiamo guadagnato questo importante traguardo senza la presenza in vasca di campioni, come la precedente promozione in B con Harry Van Der Meer, o senza l’apporto di giocatori di esperienza provenienti da altre città, ma con l’aiuto di soli 4 giovani ragazzi non piacentini, su una rosa di 15/18 giocatori, che hanno portato impegno, dedizione e vitalità ad un gruppo già rodato da anni, frutto anche delle numerose e continue partecipazioni a Semifinali Nazionali in tutte le categorie.

Entro il 26 luglio dovrà arrivare la vostra iscrizione a Roma. Tutto procede secondo le vostre intenzioni?

Beh sì. Purtroppo non c’è il tempo di assaporare fino in fondo questa vittoria, che già bisogna mettersi al lavoro per la prossima stagione. Si partirà dalla iscrizione della nostra Società al Campionato Nazionale di Serie B a Roma per proseguire con l’attività di organizzazione di tutte le categorie sia in termini di allenatori, spazi acqua per gli allenamenti, reclutamento di nuove leve, campagna di rafforzamento della Prima Squadra per ben figurare in B, organizzazione delle squadre (l’anno scorso contavamo 9 squadre divise per le diverse categorie e quest’anno, forse, aggiungeremo la femminile). Insomma non ci facciamo mancare il lavoro, ma come dicevo prima ho un gruppo dirigenziale che non si spaventa e che opera per togliere i ragazzi dalle distrazioni che oggi la Società offre a piene mani e per fargli imparare la vita sana dello sport e della competizione.

Piacenza è ormai “nota” nell’ambiente natatorio per una cronica carenza di impianti natatori idonei a tutti. Che problemi genera a voi questa situazione?

Con questa domanda tocchiamo il solito tasto dolente che io e il mio predecessore e tutti gli amanti di questo sport siamo ormai stufi di schiacciare.
È da anni che si dice che la Piscina Raffalda è un “colabrodo” e che ha parecchi problemi di impiantistica, ma quella abbiamo e quella ci teniamo.
Proprio in questi giorni è in atto la solita discussione sulla divisione degli spazi acqua tra le diverse Società sportive natatorie di Piacenza. Tutte rimarcano una carenza di spazi ed avanzano richieste di ore acqua per gli allenamenti che non esistono. È una “guerra fra poveri”.
15 anni fa era stata posata una prima pietra per la costruzione di un impianto, sinceramente faraonico. 2 anni fa la Giunta precedente aveva approvato la costruzione di una nuova Piscina al Polisportivo da 33 metri x 25, regolamentare, ma l’attuale Amministrazione ha rilevato dei problemi di gestione amministrativa del progetto e l’ha fermato.
Il risultato è che noi, con la prima squadra, dovremo disputare il Campionato di Serie B in un’altra città, probabilmente Cremona, per mancanza di un impianto regolamentare a Piacenza. Questo determinerà un innalzamento delle spese, ma fatto ancor più importante, la difficoltà di riempire l’impianto di casa con il folto pubblico che ci segue sempre con tanto affetto e partecipazione. Ci organizzeremo anche per questo.
Ci tengo comunque a dire che ho già intrapreso un dialogo con il Sindaco Avv. Patrizia Barbieri per studiare una soluzione che ci consenta di avere una piscina regolamentare per l’attività di Pallanuoto a Piacenza. Sono un instancabile ottimista e mi batterò per vincere anche questa battaglia.

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