Mountain bike - Fontana, un altro miracolo: bronzo Mondiale
Di certo non si può dire che sia fortunato, almeno nelle gare importanti. Alle Olimpiadi di Londra perse la sella mentre era nel gruppo di testa, ai Mondiali di mountain bike in Norvegia fora mentre è terzo. E la discesa dellultimo giro, quella...
Di certo non si può dire che sia fortunato, almeno nelle gare importanti. Alle Olimpiadi di Londra perse la sella mentre era nel gruppo di testa, ai Mondiali di mountain bike in Norvegia fora mentre è terzo. E la discesa dellultimo giro, quella in cui il bronzo olimpico sta cercando di toccare i freni il meno possibile per giocarsi tutte le sue carte.
Invece ecco la solita sfortuna, con la ruota posteriore che sbanda e diventa ingovernabile. Un corridore normale avrebbe preso a pugni il manubrio gettando la bici il più lontano possibile. Fontana no, si ferma ai box (che per fortuna sono vicini) e riparte a razzo, anche se ha perso una posizione e si trova spalla a spalla con i tedeschi Fumic e Milatz.
Lui ancora una volta, lennesima, pedala più forte di tutto e di tutti, nellultimo giro si lascia alle spalle i diretti concorrenti e chiude conquistando un bronzo splendente. Per dare lidea dellimpresa di Fontana basti dire che dal 1997 lItalia non riusciva a conquistare nella specialità una medaglia individuale. Diciassette lunghissimi anni, unastinenza interrotta solamente dal fenomeno lombardo che vive a Castellarquato.
«Non capivo più niente - spiega il bronzo iridato - ma avevo una voglia pazzesca, mi sentivo un falò nello stomaco. Sapevo che quella medaglia non me lavrebbe tolta nessuno. Non è stata una grande stagione, ma a un certo punto ho staccato per concentrarmi esclusivamente sul Mondiale. E stata una sensazione speciale».
Invece ecco la solita sfortuna, con la ruota posteriore che sbanda e diventa ingovernabile. Un corridore normale avrebbe preso a pugni il manubrio gettando la bici il più lontano possibile. Fontana no, si ferma ai box (che per fortuna sono vicini) e riparte a razzo, anche se ha perso una posizione e si trova spalla a spalla con i tedeschi Fumic e Milatz.
Lui ancora una volta, lennesima, pedala più forte di tutto e di tutti, nellultimo giro si lascia alle spalle i diretti concorrenti e chiude conquistando un bronzo splendente. Per dare lidea dellimpresa di Fontana basti dire che dal 1997 lItalia non riusciva a conquistare nella specialità una medaglia individuale. Diciassette lunghissimi anni, unastinenza interrotta solamente dal fenomeno lombardo che vive a Castellarquato.
«Non capivo più niente - spiega il bronzo iridato - ma avevo una voglia pazzesca, mi sentivo un falò nello stomaco. Sapevo che quella medaglia non me lavrebbe tolta nessuno. Non è stata una grande stagione, ma a un certo punto ho staccato per concentrarmi esclusivamente sul Mondiale. E stata una sensazione speciale».