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Emergenza Coronavirus - In dubbio la 25esima edizione della Placentia Half Marathon

Confalonieri e Perotti: «Presto si dovrà decidere cosa fare. Saremo noi ad assumerci la responsabilità di annullare o no la manifestazione, non potremmo accettare di organizzare sapendo che alcune persone non potrebbero, per la prima volta, esserne parte attiva»

Con lungo post sulla propria pagina Facebook, gli organizzatori della Placentia Half Marathon - che nel 2020 compie 25 anni - chiariscono che ad oggi non si può dire con certezza se la 25esima edizione della gara più amata dai piacentini (e non) potrà prendere il via a maggio. Il dubbio è chiaramente legato all’emergenza coronavirus che ha colpito in particolar modo la zona rossa del basso lodigiano da cui provengono molte società podistiche che hanno scritto la storia della nostra Maratona. «Presto si dovrà decidere cosa fare. Saremo noi ad assumerci la responsabilità di annullare o no la manifestazione» - scrivono le due anime Alessandro Confalonieri e Pietro Perotti - «non potremmo accettare di organizzare la 25^ Placentia Half Marathon, sapendo che alcune persone non potrebbero, per la prima volta, esserne parte attiva e determinante. Gruppi Podistici come il “Casalese” hanno fatto la storia della nostra manifestazione».

Il testo completo degli organizzatori della Placentia Half Marathon

"Abbiamo sperato per tutta settimana di potervi dire cose diverse, di potervi rassicurare con novità positive, ed invece la situazione è cambiata, ma non certo in meglio. Abbiamo ormai tutti conosciuto questo virus, abbiamo compreso che per la maggior parte delle persone non è molto pericoloso, ma che lo può essere per chi ha già particolari patologie o quando non lo si riconosce in tempo, come è accaduto all’amico podista di Codogno, di cui tutti speriamo di sentire che ritorni finalmente a casa completamente guarito e pronto a correre come e più di prima.
Pur essendo tutti certi che questo incubo finirà, nessuno è in grado di dire con certezza quando….. e noi meno di tutti. Per questo motivo non potremo darvi risposte definitive per quanto riguarda la realizzazione della 25^ Placentia Half Marathon, ma vi chiederemo di avere un po’ di pazienza e di attendere con noi almeno ancora una ventina di giorni. Stessa pazienza che chiediamo ai volontari, alle associazioni, alle famiglie, alla scuola, a tutte quelle componenti che hanno determinato negli anni quella “ unicità ” della quale andiamo tanto fieri. Certo non ultime, a tutte le aziende che ci sostengono, ci affidiamo con la certezza che vorranno stare al nostro fianco anche in questa difficile situazione.
Tutti insieme non faremo altro che sperare che la situazione migliori, che i malati guariscano e che il contagio si fermi in modo tale da non creare più nessun rischio.
Però, presto, si dovrà decidere cosa fare. Saremo noi ad assumerci la responsabilità di annullare o no la manifestazione. Ma lo faremo sulla base del parere delle Istituzioni, innanzitutto di quelle locali. Il parere di chi ha la visione d’insieme e le conoscenze necessarie per tentare di prendere le giuste decisioni per la collettività. Se la nostra manifestazione dovesse essere un peso per la città o dovesse addirittura determinare un potenziale rischio, l’annullamento sarebbe immediato. Se invece si dovesse decidere che lo svolgimento della manifestazione possa servire alla città come strumento per dimostrare che il pericolo virus è stato debellato, faremmo tutto il possibile con determinazione e massimo impegno.
Quindi, ci rimettiamo al parere delle Istituzioni delle quali tutti dovremmo imparare a mostrare, ancor più in occasioni come questa, il massimo rispetto e considerazione.
Una sola cosa condizione ci sentiamo di porre. La manifestazione si potrà svolgere, solo se non ci sarà più la necessità di limitazioni come quelle odierne o di altre analoghe. Non potremmo accettare di organizzare la 25^ Placentia Half Marathon, sapendo che alcune persone non potrebbero, per la prima volta, esserne parte attiva e determinante. Gruppi Podistici come il “Casalese” hanno fatto la storia della nostra manifestazione. Volevamo organizzare una grande festa per in nostri primi 25 anni. Senza gli amici di Casale, di Codogno e degli altri comuni della cosiddetta “zona rossa”, non si potrebbe certo fare “festa”. E naturalmente neanche nella malaugurata ipotesi che le limitazioni arrivino ad interessare qualche altra area area del paese.
Non ci devono essere “zone rosse”. Ormai abbiamo tutti imparato che il virus non tiene conto dei confini geografici. Per quanto riguarda noi, neanche l’amicizia e la solidarietà.
Nel caso si decidesse di annullare la manifestazione, tutti coloro che hanno già formalizzato la propria partecipazione all’edizione 2020, sarebbero automaticamente iscritti alla edizione del prossimo anno, a meno che non richiedano il rimborso della quota, cosa che potranno fare ed ottenere in qualsiasi momento".
Alessandro Pietro

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