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Ciclismo

Anche 11 ciclisti piacentini alla Ötztaler Radmarathon, la più temuta granfondo d'Europa

Gloria Azzalin la più giovane, Pierluigi Eleuteri il più esperto: per loro 238 chilometri con l’incredibile dislivello di 5500 metri e oltre 7 ore di fatica

La più giovane è Gloria Azzalin, classe 1986 tesserata per il Team Perini Bike, il più esperto Pierluigi Eleuteri del Pedale Arquatese che ha 10 anni in più. Complessivamente saranno 11 i ciclisti piacentini impegnati nella Ötztaler Radmarathon, definita “la più temuta granfondo ciclistica d’Europa". Nel gruppo anche due donne: oltre alla Azzalin si presenterà al via pure Elena Busca. L’1 settembre sono attese da un percorso di 238 chilometri con l’incredibile dislivello di 5500 metri. Al loro fianco correranno Massimo Bravi, Mario Giannini, Gabriele Moruzzi, Stefano Rossi, Ivano Silva, Antonio Sozzi e Luca Toscani.

Si parte da Sölden nella valle tirolese dell’Ötztal attraverso il Kühtai (2.020 m), proseguendo in direzione Brennero (1.377 m), si sconfina in Italia a Vipiteno attraversando successivamente i passi Giovo (2.090) e Rombo (2.509 m), per poi fare ritorno a Sölden. I 5.500 m di dislivello sono suddivisi su 40,5 km di percorso pianeggiante, 95,7 km di salita e 101,9 km di discesa. Tempo previsto oltre 7 ore di dura e incredibile fatica, uomini e donne in rappresentanza di 37 nazioni, con la netta predominanza della Germania (2325 iscritti) seguita da  Austria (1050) e Italia (859). I partecipanti italiani arrivano da 80 province.

Si partirà alle 6.45 dal centro di Sölden.Saranno i tiratori scelti austriaci a dare il via ufficiale con un potente colpo di cannone, che farà tremare i sellini.  Al lungo serpentone serviranno circa 20 minuti per lasciarsi alle spalle la località tirolese e dirigersi verso il fondovalle dell’Ötztal. Si corre all’insegna della marmotta alpina. Dopo lo stambecco, che ha caratterizzato la scorsa edizione, sarà la volta della marmotta, che sarà la madrina dell’edizione 2019. Questo animale alpino sarà sicuramente presente lungo il tracciato e i suoi fischi saranno riconoscibili ai ciclisti. La marmotta vive oltre i 2.000 metri di quota, quindi si può trovare facilmente nella zona del Passo Rombo. E’ un animale molto forte, che si è adattato al clima aspro dell’alta montagna. E’ simile ai partecipanti della Radmarathon, anche loro devono essere forti per affrontare le dure condizioni del tracciato.

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