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Ciclismo

Per un giorno Piacenza ombelico del mondo del ciclismo femminile

Tanto pubblico lungo le strade, il riscontro della giornata in rosa è stato assolutamente positivo

Palloncini, bandierine, cappellini panama, striscioni e tanto pubblico, tra grandi e piccini. Tutto rigorosamente in rosa, tutto in onore della quarta tappa del 29° Giro d'Italia femminile, corsa completamente nel nostro territorio: partenza e arrivo sul Facsal, nel mezzo 109 km tra Borgonovo Val Tidone, Agazzano, Gazzola, Rivalta, Rivergaro, Grazzano Visconti, Ponte dell'Olio, San Giorgio e Podenzano.

C'era tanta voglia di respirare ancora il clima del grande ciclismo, soprattutto quello femminile, e prima di questo 9 luglio – che curiosamente è anche la data nella quale due anni fa Giorgia Bronzini aveva conquistato la sua ultima vittoria nella corsa rosa – solo altre due volte la provincia piacentina era stata protagonista al Giro Donne: la prima il 23 giugno '95 con la Vernasca-Noceto di 112 km (sigillo dell'allora iridata norvegese Monica Valvik) e la seconda il 6 luglio 2011 con la Fontanellato-Piacenza di 128 km, con l'affermazione di Marianne Vos sulla nostra Bronzini. Troppo poco e troppa distanza tra un evento e l'altro, se poi aggiungiamo che nel mezzo c'è stata solo la cronosquadre Piacenza-Cremona di 35 km al Giro maschile (11 maggio 2006).

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