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Serie D - Piacenza e Pro: le due corazzate a confronto

Le regine del mercato stanno a Piacenza. Da una parte il rigenerato e storico Piacenza Calcio, dall’altra l’ambizioso Pro Piacenza. Due realtà che potrebbero incrociare il loro cammino nella prossima serie D, ammesso che la Lega le inserisca nello...

Le regine del mercato stanno a Piacenza. Da una parte il rigenerato e storico Piacenza Calcio, dall’altra l’ambizioso Pro Piacenza. Due realtà che potrebbero incrociare il loro cammino nella prossima serie D, ammesso che la Lega le inserisca nello stesso girone. Si saprà solo a inizio agosto perché adesso, di certo, c'è solo la data di inizio campionato (1 settembre) e quella della Coppa Italia (18 agosto), per il resto c'è da aspettare. Entrambe hanno condotto finora un mercato decisamente all’altezza delle attese e sono tra le sicure candidate per la lotta al vertice. E allora perché non fare - per smorzare la noia della pausa estiva - un antipasto di derby, confrontando gli organici delle rispettive squadre, analizzandone punti di forza, debolezze e dove si potrebbero rinforzare.

PIACENZA CALCIO – Il Direttore Sportivo Marzio Merli, dopo un primo periodo interlocutorio, ha messo a segno tre colpi di altissimo livello. Già aver confermato in gran parte l’intelaiatura vincente della scorsa stagione era stata un’ottima mossa, adesso, con gli innesti di De Vecchis, Pani e Di Leo il Piacenza può davvero puntare in alto. Il lavoro della società non è certo concluso però, mancano ancora 4-5 giovani di livello e in diverse zone del campo per mettere al servizio di Viali una macchina da guerra camaleontica e in grado di adattarsi alle necessità. Inoltre, l’improvviso addio di Commisso costringerà la società a trovare qualcuno per sostituirlo e si sta battendo la pista che porta a Nicholas Mancini, centrale del Fidenza. Scorrendo l’attuale organico, ci si accorge di come i biancorossi siano davvero attrezzati, disponendo di un centrocampo di grandi contenuti tecnici tra il cavallo di ritorno Pani, il confermato Cortesi e il playmaker Mattia Bovi, ma anche di grande corsa ed agonismo con Fumasoli e Orlandini. Non da meno è l’attacco, perché i vari Arena, De Vecchis e Marrazzo hanno tutti una certa consuetudine al gol in queste categorie e poi, se saranno assistiti da un Volpe in forma, potrebbero essere agevolati nel loro mestiere. La difesa infine può contare sulla solidità ed esperienza di Di Leo e Tognassi, sperando che Cavicchia si riconfermi sui livelli della passata stagione, e lo stesso dicasi del portiere Ferrari. All’appello però mancano i giovani. In casa ci sono già Martinez, Ferrari, Cavicchia e Minasola; Sanashvili e Alessandroni sono praticamente certi, a questi poi verranno aggiunti altri quattro nomi per portare la rosa degli under a una decina di elementi. I giovani vanno scelti con cura, poiché ogni domenica ne dovranno giocare obbligatoriamente quattro, quindi la società sta operando in tal senso per evitare di incappare in scelte sbagliate. In considerazione di quanto detto, è difficile dare giudizi su quello che è ancora un cantiere aperto, di certo però si può dire che le premesse sono più che buone. Sarà interessante inoltre capire come Viali deciderà di giocare, perché con la regola dei quattro giovani, sia che il tecnico scelga una 3-4-3 (come alcuni ipotizzano), sia un 3-5-2 simile a quello visto la scorsa annata, dovrà lasciare fuori, di volta in volta, nomi eccellenti. La criticità più grande dunque, sarà quella di gestire uno spogliatoio importante, con un’elevata concorrenza interna: in questo dovrà essere molto bravo William Viali.

PRO PIACENZA – Similmente al Piacenza, i rossoneri del patròn Scorsetti hanno puntato forte sullo zoccolo duro della passata stagione. Il grande acquisto e vero pezzo forte del mercato è stato Stefano Franchi - attaccante proveniente dal Mantova - preso per colmare la partenza di Nicolini. Davvero interessante poi la spesa fatta in quel di Fidenza: il jolly Pessagno, il portiere Medioli e l’attaccante Pasaro sono tre giovani di grande valore e sicuro affidamento. Il Pro adesso andrà alla ricerca di giocatori giovani da innestare sugli esterni, oltre a prendere un fantasista con il quale sostituire Fulcini. La scelta in tal senso sembrava essere ricaduta sull’ottimo Serrotti, che però in queste ore pare avere fatto marcia indietro a causa di sirene toscane dalla Lega Pro, sponda Prato. Anche per i rossoneri dunque ci sono alcune questioni in sospeso, rimane però che l’organico è in proiezione ancora più forte di quello della passata stagione. Salvo sorprese infatti, in attacco la truppa guidata da Arnaldo Franzini avrà un notevole peso specifico, potendo contare su giocatori di categoria superiore come Franchi e Piccolo. La mediana poi sarà la stessa, tostissima, che si è vista l’anno scorso con Cazzamalli a fare da superstar, assistito dai vari Jakimovsky, Bignotti, Silva e Matteassi, senza contare che verrà aggiunto un altro big visto il forafit di Serrotti. Per quanto concerne la retroguardia invece, molto dipenderà da Colicchio, infatti se l’esperto difensore 36enne riuscirà a ripetere lo straordinario campionato dell’anno scorso, i rossoneri e il neo portiere Medioli potranno dormire sonni tranquilli, diversamente potrebbe esserci qualche problema nonostante la solidità di Rieti. In passato uno dei punti deboli dell’Atletico – ora Pro Piacenza – è stata la rosa corta, vedremo se con le mosse di mercato e magari qualche sacrificio, la società riuscirà a colmare questa lacuna che, si può dire, ha condizionato il rendimento della squadra nel lungo periodo. Restano innegabili punti di forza tuttavia, dai quali la squadra rossonera deve partire, da una parte la compattezza e il bel gioco acquisiti, dall’altra l’esperienza maturata in categoria.

Marcello Astorri

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