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Pro - Torna la vecchia maglia. «Il Siboni va coperto»

L'occasione per tornare a parlare della condizione dello stadio Siboni e della mancanza di una tettoia di copertura è la presentazione del nuovo sponsor del Pro Piacenza, che comparirà a partire dalle prossime partite sulla nuova maglia presentata...

L'occasione per tornare a parlare della condizione dello stadio Siboni e della mancanza di una tettoia di copertura è la presentazione del nuovo sponsor del Pro Piacenza, che comparirà a partire dalle prossime partite sulla nuova maglia presentata dal club. Un ritorno alle origini per il Pro che dopo aver cambiato denominazione in estate (da Atletico Bp Pro Piacenza allo storico Pro Piacenza 1919) ora torna all'antico anche con le magliette da gioco: la prima a strisce sottili verticali rossonera e la seconda totalmente azzurra. A fare gli onori di casa Bruno Giglio, accompagnato dai vicepresidenti Pietro Tacchini ed Enrico Molinari, insieme allo sponsor Claudio Scorsetti (Euchem) figlio del presidente Domenico. «Ho ritrovato nel Pro le stesse qualità che ritrovo in me stesso, cioè volontà di crescere passo dopo passo e per questo motivo ho deciso di affiancare il club nel suo percorso, avendo già lavorato per altre società di calcio».

Dopo i saluti di rito è Bruno Giglio a portare il primo affondo. «Ho letto sui giornali (in realtà l'unico giornale - anche perché a Piacenza di cartaceo ne esiste solo uno - a riportare queste interviste è la Libertà, ndr) che una serie di tifosi del vecchio Piacenza auspica un ritorno del calcio al livello che compete. Vorrei rispondergli che nel nostro caso, cioè quello del Pro Piacenza, ma anche in quello del Piacenza con il quale c'è grande stima, sarebbe gradito se queste persone alle parole facessero seguire i fatti e magari aiutassero le società in questo progetto di riportare una o due squadre in categorie più importanti. Il derby? «Sarà una festa dello sport».

Il secondo affondo invece porta la firma di Pietro Tacchini. «Ci farebbe molto piacere avere una copertura, una tettoia, allo stadio Siboni ma in questo momento noi non siamo in grado di far fronte a questo impegno economico. E' una struttura comunale e comprendo che il Comune di Piacenza abbia spese più urgenti ora, tuttavia con un piccolo sforzo da entrambe le parti ci vorrebbe davvero poco per coprirlo. Giocare al Garilli? Sì penso che non ci sarebbero problemi né da parte del Comune né da parte del Piacenza che ha in gestione la struttura, però siamo noi che vogliamo restare al Siboni per motivi ben precisi. Ci piace l'idea di un posto così tranquillo dove giocare, con un campo senza barriere dove i giocatori sono lì a pochi centimetri dagli spettatori e poi, di tasca nostra, abbiamo fatto dei lavori per omologare la struttura dunque ci dispiacerebbe andarcene. Ripeto, con un piccolo sforzo il Comune potrebbe venirci incontro».

Chiudono la serie di interventi le parole di Enrico Molinari, terzo vicepresidente del club rossonero. «Quello di domenica è un derby, dunque una sfida importante seppur nuova in questa città, però non cambierà le sorti del campionato dopo solo cinque giornate. Sarà bello vedere tanta gente allo stadio». Intanto nel primo giorno di prevendita sono state staccati circa 100 biglietti (leggi qui prezzi e modalità della prevendita).

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