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Giovedì, 18 Aprile 2024
Serie D

Pro - Matteassi: «Io trequartista? Per me va bene»

Barba lunga in stile Andrea Pirlo e nuovo ruolo da rifinitore dietro alle punte. E' questa la fotografia di Luca Matteassi, capitano e uomo faro di un Pro Piacenza che non potrà partire con i fari spenti come la scorsa stagione, tuttavia...

Barba lunga in stile Andrea Pirlo e nuovo ruolo da rifinitore dietro alle punte. E' questa la fotografia di Luca Matteassi, capitano e uomo faro di un Pro Piacenza che non potrà partire con i fari spenti come la scorsa stagione, tuttavia nell'ambiente rossonero c'è molta cautela nel fissare l'asticella dell'obiettivo. Franzini è laconico al termine dell'amichevole vinta contro il Royale Fiore: «Non siamo condannati a vincere, siamo costretti a fare meglio della passata stagione». Un astuto giro di parole ma la sostanza non cambia: nella passata stagione il Pro ha guidato la classifica per cinque mesi bruciato sul finale solo dal San Miniato, sarebbe stato ripescato in LegaPro se solo la società avesse accettato, dunque se l'obiettivo è fare meglio va da sé che non ci siano molte altre possibilità rispetto alla vittoria del campionato. Ma queste sono parole e pensieri di agosto, il presente parla di una squadra che ricalca da vicino quella della passata stagione, un telaio solido e cinico nel quale sono stati inseriti due pezzi davvero importanti come Stefano Franchi e il giovane Lorenzo Marmiroli. Condottiero in campo è Luca Matteassi, che sfoggia una barba incolta da "grande saggio" e parole tranquille anche quando si parla del probabile testa a testa col Piacenza. «A quella società devo molto - spiega il capitano dei rossoneri - e non potrei mai vederla coma una rivale, tuttavia è un'avversaria in campionato e io ora vesto la maglia del Pro Piacenza».

Possiamo dire che rispetto allo scorso anno la rosa è più completa come qualità e numeri?
«Sì la coperta è un più lunga rispetto a prima ma la stagione è appena iniziata quindi bisogna stare cauti con ogni tipo di considerazione».

Ai nastri di partenza siete una delle favorite?
«C'è una gran voglia di fare bene e di ripetere o magari migliorare il risultato della scorsa stagione però sono cambiate molte cose, dai giovani alle squadre del girone, quindi è prematuro dire dove potremo arrivare».

Vedremo un Matteassi nella nuova veste di trequartista?
«Sono contento di come è andata e poi il mister lo sa, io sono disponibile a giocare in qualunque ruolo lui abbia bisogno, questo non è un problema».

Pro Piacenza a trazione anteriore?
«Davanti siamo forti con Piccolo e Franchi, poi sono arrivati due giocatori importanti come Pasaro e Delfanti quindi sì, in attacco c'è molta qualità».

Che girone ti aspetti?
«Ci sono molte squadre, noi, il Piacenza, il Pontisola, il Lecco, la Pro Sesto, il Gozzano e infine una sorpresa, perché ogni anno c'è una outsider che fa un grande campionato. Noi dobbiamo pensare a fare bene fin dall'inizio concentrandoci un passo alla volta e poi, se saremo lì insieme alle altre, ce la giocheremo fino alla fine. Ripeto: sarà fondamentale partire subito bene».

E personalmente cosa chiedi a questa nuova annata?
«Come sempre cerco di dare il mio contributo alla squadra aggiungendo l'esperienza, che ormai penso di avere a 35 anni. Mi farò trovare pronto a ogni richiesta del mister e magari aiutare i più giovani e poi ripeto, vediamo quello che succederà più avanti nel corso del campionato».

Come vivi la rivalità col Piacenza, squadra dove tu hai iniziato la tua carriera?

«Sono sincero, per me il Piacenza è una famiglia perché lì ho iniziato la mia carriera da calciatore e se qualcosa ho fatto, qualche contratto l'ho strappato, mi sono sposato qua e ho avuto una figlia è anche grazie alla società di via Gorra. Per me non c'è rivalità, io devo solo pensare a fare bene con il Pro e poi faccio un grosso in bocca al lupo al Piacenza, ai dirigenti e ai suoi tifosi poi è ovvio, giocando qua onorerò fino in fondo questa maglia».

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