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Serie D

Piacenza: esame Lecco. Il Pro cerca conferme. Il punto

La sfida al Lecco è un vero e proprio big match, una di quelle partite che promettono spettacolo. Peccato solo che la società lombarda debba scontare una squalifica del proprio campo di casa (sarebbe stato un gran bel colpo d’occhio), ragion per...

La sfida al Lecco è un vero e proprio big match, una di quelle partite che promettono spettacolo. Peccato solo che la società lombarda debba scontare una squalifica del proprio campo di casa (sarebbe stato un gran bel colpo d’occhio), ragion per la quale i tifosi biancorossi non potranno accompagnare la loro squadra in questa delicata trasferta (ma potranno comunque seguire la diretta live di sportpiacenza.it con l'inviato, leggi qui). Come ci arriva il Piacenza? Sicuramente rinfrancato dopo il brillante successo con il Borgomanero, anche se risuona ancora l’eco delle parole del post partita di Viali, parole pacate, ma che hanno recapitato all’ambiente un messaggio forte e chiaro: se si carica troppa pressione sulla squadra si rischia di farsi del male. Vedremo come andrà, di certo si sa che la necessità di vincere questo campionato è impellente, ma manca ancora troppo tempo per farsi prendere dal panico e dai brutti pensieri e in questo senso, Viali, ha perfettamente ragione a stemperare la tensione, soprattutto alla vigilia di una sfida importante come quella di domenica. A Lecco quindi sarà il primo esame significativo, non sarà in assoluto rivelatore (e ci mancherebbe), ma si potrà già intravedere di che pasta sono fatti i biancorossi al cospetto di un’altra big del campionato. Attenzione però, perché la squadra di mister Butti non starà certo a guardare, metabolizzata la sconfitta subita sul campo del Darfo Boario in campionato (1-0, gol di Lorenzi), i blu celesti si sono prontamente riscattati nei trentaduesimi di Coppa Italia vincendo per 0-1 (rete di Cardinio) sul campo della Castellana, compagine quest’ultima a punteggio pieno in campionato. Deve aver fatto effetto quindi la strigliata di mister Butti dopo il ko contro il Darfo. «Ho appena fatto un discorso alla squadra – ha detto il tecnico nel dopo partita – perché non esiste giocare con questo atteggiamento, è mancato il fuoco dentro». E il “fuoco dentro” dev’essersi riacceso visto il bel risultato ottenuto in Coppa. Questo denota una squadra viva, e del resto le ambizioni dei lombardi sono giustificate sia dalla qualità della rosa, sia dal blasone. Il più pericoloso, quello che dovrà essere l’osservato speciale per la difesa piacentina, è Davide Castagna, un bomber davvero prolifico reduce da una stagione in cui ha segnato ben 23 gol proprio con la maglia del Lecco. Oltretutto il magro bottino ottenuto finora in campionato (solo 1 punto in due giornate), induce a pensare che a Lecco siano assettati di punti.

LA SCHEDA – Nome: Calcio Lecco 1912. Allenatore: Giuseppe Butti. Presidente: Antonio Rusconi. Stadio: Rigamonti-Ceppi (4997 posti). Ultimo piazzamento: 5° nel girone B della serie D (perde i play off contro l’Olginatese). Obiettivo: Prime posizioni. Stella della squadra: Davide Castagna.

MODULO E FORMAZIONE – Mister Butti usa schierare i suoi con un 3-5-2. Nella fortunata trasferta di Castel Goffredo il turn over è stato piuttosto massiccio, tanto che hanno giocato quelli che avevano meno minutaggio fino a quel momento. E’ sceso in campo dal 1’ anche il neo acquisto Nicolò Galli, centrocampista classe 1991 con trascorsi tra i pro con la maglia del Renate e dello stesso Lecco, si tratta quindi di un cavallo di ritorno. In vista di domenica la coppia d’attacco potrebbe essere composta dal bomber Castagna e da Cardinio, vista la brillante prestazione (con gol) fornita in coppa da quest’ultimo. Il 3-5-2 è solitamente un modulo equilibrato che crea parecchia densità a metà campo ma, in teoria, dovrebbe creare qualche grattacapo in meno ai biancorossi sulle corsie esterne.

PRO PIACENZA, ESAME OLGINATESE

Il Pro di Arnaldo Franzini si sta tramutando nella squadra del batticuore. Prima l’incredibile rimonta in extremis di Gozzano (da 2-0 a 2-3 in otto minuti), poi quella di Coppa Italia ai danni del Mezzolara. Sotto di un gol fino al 33’ st, Pessagno ha firmato il pareggio e poi, all’ultimo respiro della partita (50’), un’autorete ha consegnato la vittoria ai rossoneri. Le doti della squadra piacentina si conoscono bene, oltretutto riagguantare e addirittura vincere certe partite denota un temperamento da combattente; rimane però da capire perché, il Pro Piacenza, riesca a trovare l’istinto del killer solo nella “zona-pro” a 15’ minuti dal triplice fischio. Domenica arriva al Siboni una delle compagini più quotate dell’intero girone: l’Olginatese. E sarà un bell’esame per entrambe le società. Se per il Pro è stato un avvio tra luci e ombre, l’Olginatese è caduta in casa contro il Legnago alla seconda giornata e non è andata oltre al pari alla prima contro il Lecco. I ragazzi di Delpiano nell’ultima sconfitta le hanno provate tutte pur di raddrizzare un match che avevano dominato, ma il Legnago ha colpito su punizione e si è difeso con ordine fino al 90’. «Ci è mancata la brillantezza – ha detto l’allenatore dei bianconeri dopo la sconfitta – e non siamo stati efficaci nelle situazioni di uno contro uno. D’altronde i nostri avversari hanno fatto un tiro in porta e un gol, ma hanno dimostrato di avere più carattere di noi». La settimana scorsa è arrivato un tris d’acquisti nel comparto giovani per completare la rosa dei bianconeri, sono stati presi la punta Maugeri (classe 94’ con esperienze nelle giovanili di Como e Torino), il terzino Luca Fidanza (95’ dall’Albinoleffe) e Andrea Calandra (94’ dalla Pro Patria, ma di rientro da un prestito all’Hellas Verona). L’Olginatese quindi si è rinforzata, anche se i giocatori di qualità (sia giovani che esperti) non le mancavano di certo. Tra gli esperti c’è Stefano Bono, mediano di 34 anni, e una carriera vissuta tra serie B e C con tanto di comparsata in serie A con la maglia del Brescia, è al suo secondo anno con l’Olginatese, dopo un primo da protagonista con 36 presenze. Davanti invece attenzione al prolifico attaccante Cristofoli (14 gol in 20 partite nel 2012/2013).

LA SCHEDA – Nome: U.S. Olginatese. Allenatore: Alessio Delpiano. Presidente: Flavio Radaelli. Stadio: Comunale (1000 posti). Ultimo piazzamento: 3° nel girone B della serie D (perde i play off con la Virtus Verona). Obiettivo: medio-alta classifica. Stella della squadra: Stefano Bono.

MODULO E FORMAZIONE – I Delpiano boys praticano il modulo 3-5-2, anche se nel precampionato è stato adottato anche il 4-3-3. E’ una squadra che preferisce sempre prendere in mano le redini del gioco, piuttosto che attendere l’avversario, ed è dotata di buone individualità. Detto questo, in attacco dovrebbe ritrovare spazio il tandem Cristofoli-Maugeri, con Bono a centrocampo affiancato dal neo acquisto Lombardi e, probabilmente, da Menegazzo. In difesa il trio Cattaneo, Fidanza e Viganò e sugli esterni dovrebbe esserci Mair (in alternativa Colombo) e Mastrototaro (in alternativa Di Fiore).
Marcello Astorri

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