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Serie D

Franzini: «Ai ragazzi non rimprovero nulla». Le pagelle

Arnaldo Franzini molla le redini solamente al termine dell'intervista. La prende sul ridere e con un po' di ironia si domanda: «Se un allenatore esce di mezzo centimetro dall'area tecnica della panchina viene immediatamente redarguito o punito...

Arnaldo Franzini molla le redini solamente al termine dell'intervista. La prende sul ridere e con un po' di ironia si domanda: «Se un allenatore esce di mezzo centimetro dall'area tecnica della panchina viene immediatamente redarguito o punito. Sul rigore concesso alla Pistoiese l'azione è nata da una fuga sulla fascia con la palla che era uscita - giuro perché l'avevo davanti agli occhi - di almeno venticentimetri» dice mimando con le mani «solo che quando ho alzato lo sguardo ho visto che il guardalinee stava osservando la metacampo». Si interrompe e poi riprende: «Cosa ci volete fare, negli ultimi due mesi abbiamo visto cose pazzesche, ci mancava anche questa». Lo sfogo del tecnico dei rossoneri - sempre col sorriso sulle labbra e senza alzare i toni, animi che invece si sono scaldati dopo il fischio finale - arriva alla fine dell'intervista, a sottolineare che per lui questa non è una giustificazione ma non può nemmeno rimproverare qualcosa alla sua squadra. «Innanzitutto abbiamo fatto una grandissima stagione, oggi abbiamo affrontato una squadra che per nomi e budget non è minimamente paragonabile a noi. Basta dire che se tolgono Toledo e Buglio possono mettere gente del calibro di Bigoni e Carnevale, questo la dice lunga sulla loro forza e i festeggiamenti di fine partita evidenziano quanto ci tenessero a vincere contro di noi; vuol dire che eravamo temuti. La Pistoiese si è presentata al Siboni in forma smagliante, arrivavano dalla vittoria nei primo turno sul difficile campo della Massese e devo dire che la partita l'abbiamo anche tenuta saldamente in pugno per novanta minuti. Come sempre, ma questa è una costante della stagione, le migliori occasioni le abbiamo avute noi dal colpo di testa di Matteassi all'ultimissima occasione con Piccolo». Atletico Bp che però è sembrato troppo didattico e poco fantasioso tra le linee, e l'opaca prova di Piccolo, quasi mai rifornito dal centrocampo, è lì a testimoniare una forte difficoltà a innescare l'attacco. «Secondo me in generale non abbiamo giocato male, solo non siamo riusciti a mettere in atto un paio di situazioni che avevamo provato in settimana. La Pistoiese gioca con un 3-4-3 molto offensivo ma sono deboli tra la linea di centrocampo e quella di difesa, mancano in fase di interdizione e noi dovevamo giocare di più in quella zona. Quando ci siamo riusciti con Matteassi abbiamo sempre creato dei pericoli però ripeto, alla fine abbiamo fatto la partita che dovevamo fare e la nostra stagione è stata eccezionale tenendo testa a squadroni di assoluto valore». E il rinnovo? «Adesso a caldo non è il momento per parlare di queste cose, ci sarà modo e tempo».

LE PAGELLE

Boari 6.5: sempre attento su tutte le conclusione e sulle punizioni velenose dei tiratori toscani. Si fa male a una caviglia in un scontro con Gucci ma rimane in campo, tiene in partita i suoi compagni con un miracolo sul colpo di testa di Belli (con la Pistoiese già avanti di una rete). Alla fine l'unico modo di bucarlo è su calcio di rigore.

Santi 6: partita guardinga, spinge poco ma dalla sua parte si soffre anche poco.

Colicchio 6.5: eccellente e sempre attento in anticipo e nelle chiusure

Rieti 6: vale il discorso fatto per i compagni di reparto, la difesa dell'Atletico regge anche bene l'urto della Pistoiese, oggi a funzionare poco erano altri reparti.

Pozzi 6: spinge quando può e non rischia mai le imbarcate quando la Pistoiese scende dalla sua parte.

Silva 5.5: bene in fase di interdizione, meno se si tratta di costruire. Nel mezzo non perde il duello ma servivano geometrie più precise fino a quando è rimasto in campo. Fulcini 5.5: entra al posto di Silva per dare fosforo alla manovra ma non gli riesce quasi nulla e nel finale dei supplementari, quando saltano tutti gli schemi, non si trova a suo agio.

Cazzamalli 5.5: per lui ci sono due discorsi da fare. La partita non è sufficiente perché per prestazione atletica, spinta e qualità si vede lontano un miglio che è di un'altra categoria rispetto a tutti. Oggi però si accende a intermittenza e poche volte riesce ad assistere il reparto d'attacco tirando fuori le sue doti.

Matteassi 5.5: Franzini vuole farlo giocare maggiormente tra le linee, a volte ci riesce ma il più delle volte no. E' l'ultimo a mollare ma pesa un colpo di testa micidiale sbagliato nel primo tempo.

Jakimovski 6.5: tuttofare, attacca, tira da fuori area in tutti i modi e dopo una manciata di secondi te lo ritrovi davanti alla difesa in copertura. Ha mille polmoni, intelligenza, qualità e dinamismo tanto da adattarsi praticamente a tutti i ruoli.

Piccolo 5.5: sicuramente le poche palle che tocca non sono gestite al meglio, all'ultimo respiro si vede sfilare un possibile gol davanti agli occhi, però c'è da dire che non è stato mai servito davvero in area e, per un killer come lui, è come togliergli l'ossigeno.

Bignotti 5: nel primo tempo si intestardisce troppe volte nell'azione personale e nelle ripresa non migliora. Spesso è stato il valore aggiunto della squadra in campionato, oggi non era in giornata.

Centofanti sv

Feher sv

Franzini 6.5: presenta una squadra didatticamente perfetta, chiede di giocare tra le linee ma i suoi ragazzi ci riescono col contagocce, i cambi sono quelli giusti e alla fine viene punito da un rigore viziato da un pallone che era uscito abbondantemente prima di essere giocato.

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