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Serie C - Radiare in fretta il Pro Piacenza per ristabilire un minimo di credibilità nel sistema calcio

Persiste il blocco delle partite dei rossoneri, anche domenica non si gioca contro il Gozzano. La Figc adesso deve fare in fretta: 150 ragazzini attendono lo svincolo, andrà riscritta la classifica in zona playoff e anche nella corsa playout

E anche domenica Pro Piacenza-Gozzano non si giocherà. La Figc mantiene il blocco sulle gare dei rossoneri che non vanno in campo da due mesi e mezzo, prima perché non c’era la squadra (tre sconfitte a tavolino per 3-0) e poi, per evitare la radiazione automatica dopo la quarta rinuncia, ci hanno provato con una decina di ragazzi presi qua e là ma è sono intervenute Lega e Figc a stoppare il tutto. Troppo strana la vicenda, assurda per molti versi, rimane di fatto che il blocco è permanente e il 30 gennaio il Consiglio Federale ha dato il potere a Gravina di avviare e accelerare l’iter per la revoca dell’affiliazione: cioè escludere la squadra.
Bene ma non benissimo. Nel senso che occorre fare presto, prestissimo, tergiversare non serve più. Al Pro Piacenza ricordiamo che non esiste più nulla di nulla, la Berretti sarà radiata se non andrà in campo contro l’Inter sabato (solo il rinvio può salvarla) ma tanto anche la Berretti non esiste più. Perché si chiede l’esclusione in fretta del Pro?
Semplicemente perché 150 ragazzi delle giovanili non giocano da oltre due mesi e sono letteralmente “ostaggio” del vincolo, il presidente Maurizio Pannella (indagato per truffa, appropriazione indebita e fatture false) non li firma e l’unico modo che hanno per tornare a giocare a calcio è quello di sperare nella radiazione del proprio club. E non dimentichiamoci della storia dei giocatori della prima squadra, quasi tutti si sono liberati ma c’è anche chi, come Volpicelli, si ritrova nella famosa terra di nessuno. Avendo esordito con la Salernitana per passare poi al Pro Piacenza (in prestito) non può più muoversi sul mercato. E’ rientrato alla Salernitana, ma non prende lo stipendio da 5 mesi e sul piatto avrebbe offerte che non può accettare: la soluzione per liberarsi da queste catene è la radiazione del Pro Piacenza (come spiega bene qui il suo agente in un’intervista rilasciata al sito gianlucadimarzio.com).

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