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Serie C

Pro Piacenza - Un anno fa lo scempio del calcio piacentino con il 20-0 rimediato a Cuneo

Dai media nazionali e internazionali fu definita "la partita della vergogna" con sei ragazzini in campo, sconosciuti, e il massaggiatore con lo scotch sulla maglia

E’ già passato un anno dalla pagina più nera del calcio piacentino, il 17 febbraio 2019 il Pro Piacenza scendeva per l’ultima volta in campo a Cuneo con un manipolo di ragazzini sconosciuti, sei per l’esattezza, a cui si aggiunse in extremis il massaggiatore Alessio Picciarelli, entrato in campo in extremis con lo scotch sulla maglia (che riportava il nome di un altro calciatore) per raggiungere il numero minimo legale per disputare la partita: se il Pro Piacenza non fosse sceso in campo sarebbe stato radiato - essendo il terzo stop - ma non valse a nulla perché il clamore di quella partita fu tale (terminata 20-0 per il Cuneo che si mise una mano sul cuore nella ripresa) che da lì a pochi giorni arrivò la radiazione del club targato Maurizio Pannella e si conclusero così 100 anni di storia per una società dilettantistica storica (nacque nel 1919) della nostra città. Le giovanili si erano già ritirate da settimane e i giocatori avevano fatto le valigie tutti quanti un paio di mesi prima, a Natale, per mai più presentarsi in una società che aveva collezionato la bellezza di 40 punti di penalizzazione tra fideiussione non presentata, stipendi non pagati e recidive.

Rassegna Stampa Pro Piacenza sette giocatori-2

La pagina scritta fu davvero triste, qui su sportpiacenza la definimmo grottesca, ci rifiutammo di proseguire nella diretta live di quella che era una partita assurda tanto che fece il giro del mondo. Ne parlò USA Today, l’Independent, il New York Times, si guadagnò le prime pagine di Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Repubblica, La Stampa e valicò i confini ad est, ne parlarono giornali russi, cinesi, australiani, thailandesi. Fu una pubblicità pessima per Piacenza. Si scoprì nei giorni successivi che il Pro Piacenza aveva tentato di ingaggiare un allenatore a sua insaputa, il presidente Maurizio Pannella fece perdere le sue tracce e non diede mai una spiegazione di come si arrivò a tale scempio. E’ passato un anno ma sembra ieri e nel frattempo il Pro Piacenza, radiato e fallito, è sparito dai radar del calcio nazionale dopo cinque campionati più che onorevoli - e sempre con la salvezza raggiunta nei primi quattro - in Serie C.

La storia degli ultimi mesi del Pro Piacenza

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