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Pro Piacenza - Pannella vuole in campo la Berretti in Serie C? Qualcuno fermi questo scempio

L'editoriale - Quella di giocare contro l’Alessandria non è un’opportunità per questi giovani ma è piuttosto la mossa estrema di un adulto che vuole sfuggire alle proprie responsabilità. Si oppongano Lega, Assocalciatori e anche mister Maspero.

Alla fine la tanto temuta soluzione di mandare in campo contro l’Alessandria un gruppo di giovani della Berretti, insieme a qualche Under 17 e a un paio di giocatori over (che non possono al momento cambiare squadra) è diventata concreta nella testa del presidente Maurizio Pannella. La situazione imbarazzante in cui l’imprenditore romano ha fatto sprofondare il Pro Piacenza sembra non toccare mai il fondo anche quando, a conti fatti, si pensa che più giù di così non si possa andare. Pannella, invece, raschia il fondo del barile.
La novità delle ultime ore è che il patron di Seleco si è messo in testa di evitare, con questa soluzione, la radiazione - che scatterebbe automaticamente se rinunciasse a giocare domenica 20 gennaio con l’Alessandria - prevista dopo quattro forfait: Pro Vercelli, Juventus U23, Siena e proprio Alessandria.
Vale la pena ricordare come ormai in via De Longe non ci sia più nulla, né dipendenti, né dirigenti (si sono dimessi) e tantomeno giocatori tutti in attesa dello svincolo e comunque non intenzionati a scendere in campo dopo le infinite inadempienze economiche di Pannella.
Il Pro Piacenza è in questa situazione perché la gestione romana ha fatto acqua da tutte le parti fin dal suo insediamento, a partire dalla mai risolta questione legata alla fideiussione Finworld e ai 34 giocatori messi sotto contratto, polverizzando di fatto una società piacentina da sempre sanissima e attentissima sotto il profilo economico
Mandare in campo dei ragazzini che non sono assolutamente preparati per affrontare un campionato del genere, esponendoli a una figuraccia sportiva, sarebbe inaccettabile appunto perché usati per tamponare le scelte sportive di una proprietà che non ha mai fornito spiegazioni plausibili su quanto accaduto.
Si opponga la Lega a questo scempio, si opponga l’Assocalciatori tramite il presidente Damiano Tommasi, si opponga mister Maspero. Quella di giocare contro l’Alessandria non è un’opportunità per questi giovani ma è piuttosto la mossa estrema di un adulto che vuole sfuggire alle proprie responsabilità scaricando caterve di gol e sconfitte sulle spalle di calciatori poco più che maggiorenni.
Piuttosto si lavori affinché sia garantita la prosecuzione di quel che rimane del settore giovanile, è difficile perché la radiazione comporterebbe l’esclusione automatica di tutte le squadre, ma qui sì che si può e si dovrebbe intervenire in qualche modo.

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