Caso stadio Garilli - Il Comune: «La soluzione la devono trovare i due club». Martedì il giorno decisivo?
Nulla di fatto nella querelle tra Piacenza e Pro Piacenza per l'affitto dell'impianto sportivo e ora il tempo stringe perché domenica i rossoneri giocano contro la Giana e non hanno l'accordo con i biancorossi, gestori della struttura
«Preferiamo non commentare la vicenda». Risponde così l’assessore Garetti sulla querelle tra Piacenza e Pro Piacenza, la vicenda del mancato accordo sull’affitto dello stadio Garilli sta infiammando questi ultimi giorni di agosto ma il tempo stringe e, a conti fatti, una soluzione va tassativamente trovata nelle prossime ore perché il Pro domenica ospita la Giana Erminio e i rossoneri non hanno ancora in mano l’accordo con i biancorossi.
La vicenda è arcinota, il Piacenza chiede 7mila euro a gara contro i 3500 del vecchio accordo - scaduto a giugno - in qualità di gestore della struttura, il Pro non ci sta, sarebbe disposto a salire fino a 5mila e nei giorni scorsi il club di via De Longe ha tirato la giacchetta all’amministrazione comunale. Il patron Burzoni ha chiesto alla nuova giunta di risolvere la situazione, dopodiché il legale del Pro ha dichiarato: «Se la soluzione non si risolve entro lunedì adiremo le vie legali contro il Comune e contro il Piacenza», il Pro infatti avrebbe in mano un documento in cui la vecchia amministrazione comunale garantiva la disponibilità dell’impianto per Piacenza e Pro per la stagione 2017/2018. Il Piacenza? Non risponde più, è già sceso rispetto alla richiesta di 7mila euro e ritiene di essere nel giusto perché ha vinto regolarmente un bando pubblico.
Il Comune - dopo aver risolto la questione del PalaBanca - si trova ora tra i due fuochi e oltre al «no comment» l’amministrazione ha restituito la palla alle due società: in parole povere l’accordo lo «devono trovare i due club». Martedì o al massimo mercoledì il bivio andrà imboccato: o la vicenda rientra o lo scontro finirà nei tribunali.