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Se la Serie A non ripartisse sarebbe un grave rischio per tutto lo sport di base

Un articolo de La Repubblica fa i conti in tasca alle varie discipline affiliate al Coni e soprattutto all'attività giovanile: se la massima serie non tornerà in campo verrebbero meno decine di milioni di finanziamenti

Quanto costerebbe allo sport, a tutto lo sport, non far ripartire il campionato di calcio di Serie A? Lo ha calcolato questa mattina La Repubblica in un articolo a firma di Matteo Pinci e Franco Vanni. E il conto dimostra perché si sta facendo l’impossibile per terminare la stagione anche se in netto ritardo rispetto a quanto inizialmente previsto. Se i giocatori non tornassero in campo, anche con spalti deserti, lo Stato non potrà contare su 330 milioni di contribuzione fiscale, vale a dire 4 mesi di tasse sugli stipendi dei calciatori della massima categoria.

Ma i conti che interessano lo sport sono altri: un terzo del totale, dunque 110 milioni, verrebbe utilizzato per finanziare tutte le altre federazioni sotto l’egida del Coni in un anno particolare, perché sarà quello che porterà alle Olimpiadi di Tokyo, inizialmente previste dalla fine di luglio e recentemente spostate al 2021 proprio a causa dell’emergenza coronavirus.

Nello specifico, ogni anno Sport e Salute, il cui azionista unico è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, distribuisce 368 milioni di contributi pubblici (cifra definita per legge) a tutto lo sport. A questi soldi vanno aggiunti i contributi integrativi, pari nel 2019 a 60 milioni di euro; complessivamente una cifra che vale il 60 per cento del fatturato di almeno metà delle federazioni affiliate al Coni.

Mancando questi aiuti, in tutto o in parte, gli effetti si faranno sentire anche su buona parte dello sport di base e su quel 35 per cento della popolazione italiana che fa sport. A subire gravi danni saranno anche le categorie inferiori del calcio. La Serie A - sempre stando all’articolo de La Repubblica - ridurrebbe di 45 milioni la mutualità per Serie B, tornei minori, attività giovanile e femminile. Per questo motivo in tanti tifano per la ripartenza della Serie A.

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